Rimbocchiamoci le maniche. Foto: hovogliadichiacchiere.files.wordpress.com
I ritmi di lavoro, la mancanza di tempo non ci fa
comprendere i danni che causiamo. Spesso non ci accorgiamo che
anche le piccole azioni quotidiane possono essere lesive per l’ambiente, e di
conseguenza per tutti noi.
Mi sono interrogata, e ho riflettuto sul termine di
decrescita. In un momento di crisi come quello che stiamo vivendo dobbiamo
affrontare la rinuncia di qualcosa. Ma a cosa possiamo rinunciare o ridurre per
risparmiare e per avere un impatto minore sull'ecosistema?
Parlare di questi temi è molto semplice, mettere in pratica
comportamenti sostenibili richiede impegno e costanza. Per questo mi piacerebbe
fare un piccolo esperimento di decrescita, cercando volontari che si impegnino anche per
brevi periodi a rinunciare a una di queste cose:
Le buste, i sacchetti e le shopper di plastica o usa e
getta.
La legge è mal applicata, in molti negozi la plastica è
distribuita ancora, e anche i sacchetti che vengono venduti cari, non sono
completamente biodegradabili. La soluzione è la sporta, o la borsa in tela o altro
materiale riutilizzabile. Bisogna averla sempre con sé e avere il coraggio,
anche nei negozi di abbigliamento o accessori di non accettarla.
La macchina.
Tasto dolente per molti aspetti, oltre a inquinare, stressa,
deturpa la città, ed è costosissima, visti prezzi della benzina. Chi è in
forma, o si vuole tenere allenato può usare la bici. Questa soluzione non è
facile per chi in città rischia la pelle nel traffico, i mezzi pubblici e il
treno ci fanno risparmiare e ci regalano tempo in più per noi. Ma cambiare le
abitudini se si lavora lontano non è facile.
I detergenti per la casa e la persona.
Abbiamo scritto dell’aceto usato in mille modi, il
bicarbonato, il limone e molte altre sostanze biodegradabile che si possono sostituire
a quelli chimici. Basta avere un po’ di curiosità e un pc per scoprire ricette
e metodi per essere puliti con poco senza inquinare. Impariamo ad esempio a
fare il dentifricio in casa.
Il supermercato.
Imballaggi, cibi precotti, confezionati, frutta e verdura
estera. Leggiamo le etichette, compriamo a km 0 o quasi e prendiamo roba sfusa,
per una spesa più leggera e sana. Chi ha spazio anche minimo può allestire un
piccolo orto nel balcone, tutti però possiamo fare il pane, lo yogurt, il
gelato in casa. Non abbiamo tempo? Contiamo i minuti passati in coda al
supermercato e riflettiamo.
Le sigarette.
Un vizio mortale, da evitare sempre. Smettere di fumare fa
bene a noi e all'ambiente. Il tabacco è spesso OGM, ruba terreni all'agricoltura
e il filtro ci mette un eternità a degradarsi.
La carne.
Non tutti nascono vegetariani, ma sempre di più lo diventano.
Se non si riesce o non si è pronti ad eliminare la carne totalmente è bene che se ne riduca
il consumo. Gli allevamenti comportano un dispendio di risorse esorbitanti, il
consumo di acqua e dei terreni è a una delle cause primarie della desertificazione, per
non parlare dei metodi di allevamento intensivo e della carneficina.
Lo shopping.
Acquistiamo per consolarci, gratificarci ma poco per
reale necessità. Impariamo a trasformare una cosa dando nuova vita ad un capo
che non mettiamo più. Barattiamo, regaliamo, prestiamo.
L’acqua.
Bene primario e prezioso che deve essere libero e accessibile a tutti,
l’acqua viene spesso sprecata. Alleniamoci a ridurne il consumo. Si può fare
una doccia in 5 minuti, ci possiamo lavare i denti con un bicchiere scarso,
possiamo riciclarla per sciacqui o per altri scopi. I riduttori di flusso
aumentano il volume del getto miscelandolo con l’aria ad un costo minimo.
L’energia.
Spegnere la luce, ricordarsi di disattivare i dispositivi
elettrici e quelli in standby dovrebbe essere una consuetudine acquisita, ma
spesso non ci facciamo nemmeno caso. Installare una ciabatta con un pulsante,
può aiutarci con un gesto solo a spegnerli tutti.
Questi sono alcuni esempi di quello cui possiamo rinunciare
e di quello che possiamo fare per consumare e inquinare di meno. Ma dato che scrivere è
facile, mettere in pratica meno mi impegno in prima persona a fare mio uno di
questi suggerimenti (uno che non seguo già ovviamente) e nei prossimi giorni vi
racconterò come me la sono cavata!
Qualcuno mi vuole aiutare? Cerco aspiranti virtuosi che per
15 giorni adottino un punto della lista e che si impegnino a mantenere un comportamento
quanto più corretto, e soprattutto abbia voglia di raccontarmi la sua storia.
Per partecipare scrivete a ecodelleco@gmail.com o lasciate un
messaggio sulla nostra bacheca facebook.
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