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lunedì 27 giugno 2016

Raccolta differenziata come organizzarsi

Come ti organizzi per la raccolta differenziata?

La raccolta differenziata è un cruccio non da poco, anche se siete dei maghi e conoscete perfettamente tutte le regole per farla correttamente, l’ingombro in casa, la costanza e soprattutto l’impegno nel farla ogni giorno tra mille impegni è a volta una scocciatura non da poco. 

Un modo per semplificarsi la vita però c’è, in  attesa di riorganizzare lo stile di vita, riducendo l’acquisto di cibi super imballati e confezionati, aprendosi all’autoproduzione e alla riduzione dei consumi, la regola numero uno è organizzarsi.
In commercio esistono contenitori iperefficienti, salva spazio a volte avveniristici per la raccolta dei rifiuti, ma spesso sono cari, e non tutti hanno posto in casa, magari in cucina o in balcone per posizionare queste soluzioni. L’alternativa più semplice e meno invasiva sono i cestoni con manici in materiale lavabile, sono come delle sporte di dimensione più grande dotate di bottoncino laterale che permettono di assemblare più elementi di colori diversi. 

Carta, plastica, vetro pronti per essere portati giù una volta pieni. Rispetto ai contenitori rigidi questi sono molto leggeri e poco ingombranti, anche se hanno i loro contro infatti non sono molto capienti ed essendo privi di coperchio possono lasciar traspirare odori gradevoli d’estate.

raccolta differenziata - fonte Ikea
bidoni impilabili - www.ikea.it
L’altra soluzione sono i contenitori impilabili, hanno una sorta di coperchio smontabile e un’apertura più piccola laterale per infilare i rifiuti abbastanza comodamente. Questa alternativa è valida a patto che all’interno inseriate sacchetti usa e getta recuperati o da riutilizzare per facilitare lo svuotamento, vi torneranno utili per portare giù comodamente il vostro carico una volta pieni. Dato che sono chiusi questo contenitori non danno la misura della loro capienza massima e si rischia di riempirli troppo.

Schiacciare accuratamente bottiglie, tetrapack e contenitori flessibili aiuta a ridurre l’ingombro, così come piegare o tagliare in piccoli pezzi la carta.

Facile a dirsi vero, ma poi a farlo? Infatti oltre ad organizzarsi dal punto di vista pratico, la mossa migliore è osservare la nostra produzione di rifiuti e regolarci di conseguenza per le tempistiche di smaltimento.
Darsi dei giorni prefissati per svuotare i contenitori aiuta non poco nella gestione settimanale, eviterà di caricarci troppo o di fare tanti viaggi per smaltirla.
Altro discorso è l’umido, soprattutto se si è in pochi a casa o se si cucina poco e si tende a non sprecare alimenti questo aspetto può risultare complesso e ci spinge a comportamenti scorretti, ovvero gettare una buccia o un avanzo nel generico, pensando che non sia poi così grave. Gettare rifiuti organici nel sacco dell’indifferenziata è un problema, infatti decomponendosi all’interno di sacchetti chiusi, mischiati ad altre sostanze è altamente inquinante.

La soluzione potrebbe essere il compostaggio domestico diretto, avere la compostiera per produrre terriccio o concime per piante o terrazzi non è male a patto di avere spazio, costanza e soprattutto un piante da curare.

compostaggio domestico
Compostaggio - raccolta rifiuti organici.
Perciò non ci resta che armarsi di pazienza, individuare a casa un angolo dedicato al contenitore per l’umido con sacchetti ecologici biodegradabili e svuotarlo almeno 3 volte a settimana. Io invece ho trovato un modo furbo per ottimizzare il tutto, ovvero acquistare ortaggi settimanalmente, lavarli , tagliarli e porzionarli una volta sola, in modo da raccogliere gli eventuali scarti (molto pochi devo dire) in un'unica giornata e gettarli subito.

Voi come vi organizzate per la raccolta dei rifiuti organici e per la raccolta differenziata?

domenica 26 giugno 2016

Burger veg zucchine e avocado

veg burger recipe
Veg burger homemade.
Tempo fa prima di andare a teatro sono andata a cenare in un localino molto carino in Corso Garibaldi a Milano che si chiama Baobab, era da molto tempo che volevo provare i suoi burger, e ho approfittato di quel poco tempo per una cena leggera e gustosa. Non sono vegetariana, ma non amo particolarmente la carne e quando posso preferisco le verdure, quindi ho deciso di provare un burger vegetariani.
Gli ingredienti mi hanno subito fatto venire l’acquolina in bocca: zucchine spellate, avocado, pomodorini, soncino e pane ai cereali. La mia prima impressione è stata subito confermata quando è arrivato il piatto, e ho addentato il panino. Era il miglior burger veg che io avessi mai mangiato. Quindi ho deciso di rifarlo a casa, rivisitando un po’ la ricetta, interpretandola home made.

Ecco gli ingredienti per 4 burger veg zucchine e avocado:

Vi serviranno:
  • 4 zucchine di media grandezza
  • Cipollina di Tropea a piacere (io ne o usato 2 cucchiai abbondanti)
  • Olio evo
  • Sale rosso
  • 2 cucchiai di farina di ceci
  • Pan grattato (meglio se integrare, potete anche usare i crackers sbriciolati)
Ho mondato le zucchine eliminando la parte terminale più dura, e le ho grattugiate con le lame medie, senza sbucciarle. Una volta tagliate le zucchine le ho fatte rosolare con la cipolla e il sale.
Mentre le verdure cuocevano senza coperchio e rilasciavano la propria acqua, ho sbucciato tagliato un avocado maturo, metà l’ho tagliato a dadini, l’altra metà l’ho riposta in frigo con il suo nocciolo.
Una volta cotte le zucchine, ridotta l’acqua di vegetazione, ho lasciato raffreddare e scolato il liquido in eccesso. Ho trasferito il tutto in una ciotola, unito l’avocado a dadini, un po’ di sale, un goccio di olio evo e in fine aggiunto due cucchiai di farina di ceci.
Ho lavorato l’impasto per renderlo più compatto, infatti se dovesse risultare troppo umido e difficile da lavorare potete aggiungere un po’ di pan grattato.

Grazie a due cucchiai ho porzionato l’impasto dividendolo in quattro e ho formato i burger, che ho poi impanato con il pangrattato o le briciole di crackers. Potete aggiungere anche dei semi di sesamo se vi piacciono per dare croccantezza e sapore.
In una padella calda antiaderente, unta leggermente ho fatto cuocere i burger due minuti per lato, per e li ho servito ancora caldo con pane ai cereali, e una guacamole fatta in casa con l’avocado e la cipolla avanzati.

home made guacamole
Guacamole fatta in casa.
Ho arricchito il tutto con pomodorini e insalatina morbida appena condita.
Un piatto light gustoso, veloce, e colorato adatto a tutti anche ai più piccoli, che non contiene ingredienti di origine animane, uova e lattosio.

Come non far diventare nero l'avocado

TIPS) quando usate l’avocado per i vostri piatti, ma non avete intenzione di utilizzarlo tutto, riponetelo in frigo con il suo nocciolo, coperto con pellicola o in una ciotola chiusa. Questo trucco eviterà all’avocado di ossidarsi e di assumere un colore troppo scuro.

mercoledì 22 giugno 2016

Perché vivere in maniera ecosostenibile non è facile



Vivere green e sostenibile non è una passeggiata, non è facile per nulla e chi vi dice il contrario vi sta mentendo.
Comporta costanza, riflessione, consapevolezza e soprattutto impegno e pazienza, significa davvero cambiare il nostro modo di vivere, le nostre abitudini. Insomma che “sbattimento”.
Per questo motivo il cambiamento non può essere radicale, ma graduale perché alle buone abitudini ci si deve far l’abitudine.  
A molti questo progresso può risultare più semplice, forse perché sin da piccoli si è stati educati a uno stile di vita più sostenibile, per altri è un trauma, a volte incomprensibile, da estremisti o fissati ecologisti. Le nuove generazioni sono avvantaggiate, perché il green e l’eco è adesso una moda, e perché per fortuna sia a scuola o a casa comportamenti virtuosi vengono insegnati.

I miei genitori quando ero piccola acquistavano detersivi alla spina, utilizzavano pannolini lavabili, facevano confetture e conserve a casa, usavano la sporta o il carrello e si rifornivano solo al mercato o da bottegai di fiducia. 
Poi tutto è cambiato, si è iniziato ad acquistare tutto imballato e più del dovuto, creando un mare di spazzatura. Si usa molto la macchina, si acquistano oggetti e vestiti nuovi e non si ripara più nulla. L’inversione di tendenza deve partire da noi, a piccoli passi, in modo che poi tutto diventi naturale e più facile.
Questa non è la solita predica, il solito monito distaccato di chi agisce nel giusto, ma è un ammissione di responsabilità, e di comunanza. Vivere in maniera ecologica è impegnativo. Richiede la nostra attenzione, mette al bando la superficialità e l’ignoranza.

Pasticcioni della raccolta differenziata, che ancora oggi si domandano "dove lo butto questo?" , pigroni che nonostante l’abbonamento ai mezzi e al treno cedono alla macchina, malate di shopping compulsivo e maniaci di cibi extra pronti, degli imballaggi accattivanti, io sono con voi!

Vi comprendo ma è tempo di cambiare, e cambiare significa essere diversi nella giusta misura.
La prossima volta che l’amica fissata vi farà la ramanzina per quel cosmetico zeppo di petrolati e sostanze dannose o inquinanti non storcete il naso, ascoltatela. Al prossimo acquisto leggete l’etichetta e se non capite nulla chiedete un consiglio. Tutte le volte che vi sgridano per quella carta gettata nella plastica per distrazione, o per quel mozzicone di sigaretta a terra, non arrabbiatevi, ma riflettete su quella piccola assurda azione. Se vi invitano a un aperitivo ultraveg non storcete il naso bocciandola come una serata di fame e di verdurine scondite, provate quei piatti, potreste essere sorpresi dalla bontà e magari vorrete introdurli nel nostro menù e ridurre il consumo di carne.

Siate curiosi, conoscete quello che acquistate, la provenienza e chi lo ha prodotto, con cosa. Potreste scoprire davvero molto e apprezzare di più quello che avete.

Penso green quindi lo sono, questo è il mio motto. Spero che da ora diventi anche un po’ il vostro.
Buon cambiamento!


martedì 21 giugno 2016

L'Artico ha bisogno della tua voce

Ludovico Einaudi - Fonte Greenpeace Italia
Ludovico Einaudi - Fonte Greenpeace Italia 

"L’Artico non è un deserto, ma un luogo pieno di vita", queste le parole di Ludovico Einaudi che ha aderito alla campagna di Greenpeace in difesa di uno dei luoghi del nostro Pianeta che a sta sparendo, insieme a flora e fauna.
Un elegia composta per l’occasione: “Elegy for Arctic” che il pianista italiano ha suonato al piano su una piattaforma galleggiante al largo del ghiacciaio Wahlenbergbreen, sulle Isole Svalbard, in Norvegia.

Una performance unica nel suo genere, toccante e magica, come è magico e unico questo luogo messo a rischio dai cambiamenti climatici e dal riscaldamento globale.
A causa dell’aumento delle temperature globali i ghiacci artici si stanno inesorabilmente sciogliendo, mettendo a rischio l’habitat degli orsi polari. Il Mar Glaciale Artico è il meno protetto al mondo, per questo è necessario battersi per proteggere questo prezioso ecosistema. Una soluzione potrebbe essere quella di istituire un area protetta di oltre 226mila chilometri quadrati nelle acque internazionali del Mar Glaciale Artico. Questa proposta sarà discussa prossimamente nella riunione dell’Ospar.
Firmare la petizione in favore della salvaguardia dell'Artico e la sua biodiversità è un dovere per noi stessi e per le generazioni future.

Vi lasciano alle note nostalgiche e toccanti dell’Elegia per l’Artico interpretata al piano da Ludovico Einaudi per Save the Arctic e Greenpeace.


venerdì 17 giugno 2016

Un fiore viola per salvare le api


I semi della facelia potrebbero essere la salvezza delle api, preziosi insetti in via di estinzione difensori della biodiversità.
Il progetto è italiano di Coldiretti che è partito in questi giorni nelle campagne alle porte di Bologna a San Lazzaro di Savena. Una delle più grandi aziende di sementi italiana, la Sis società 100% made in Italy fornirà in maniera gratuita a tutti i coltivatori di mais i semi di facelia.
La facelia che fiorisce da metà maggio a luglio è molto nutriente per le api, infatti questi piccoli fiori viola donano un polline di cui gli insetti vanno ghiotte e se ne ricava un miele di alta qualità.
La fioritura di questi semi è spettacolare, e potrebbe essere la salvezza per questi insetti, offrendo vantaggi a lungo termine per tutti, ambiente, agricoltori e territorio.

Campo di facelia salva api
Campo di facelia salva api

Per la prima volta un progetto concreto a cui gli agricoltori aderiscono con entusiasmo, infatti ogni 10 ettari di mais, sarà coltivato uno di facelia, un circolo virtuoso a cui hanno aderito grandi consorzi agrari dell’Emilia Romagna.

Una soluzione salva api che sta avendo già i primi frutti, o meglio fiori, infatti le api hanno già incominciato a riempire i campi e le zone circostanti dove è fiorita la facelia. 

salvare le api
Dalla facelia le api producono ottimo miele 

giovedì 16 giugno 2016

Festa del teatro Ecologico di Stromboli

Festa del Teatro Ecologico Manifesto
Apre il 26 giugno la Festa del Teatro Ecologico di Stromboli
Teatro, musica e danza: l’arte prende vita in una cornice naturale spettacolare e senza l’ausilio della corrente elettrica. 
Torna anche quest’anno la Festa del Teatro Ecologico di Stromboli, dal 26 giugno al 4 luglio. Il programma di questa edizione si intitola “Shakespeare on the Rocks”, dedicato a William Shakespeare a 400 anni dalla morte del grande drammaturgo. 
Connubio perfetto con gli elementi naturali e quanto di più nobile può fare l'uomo, questo evento unico nel suo genere permette agli spettatori di amplificare i propri sensi e avvicinarsi all’arte in maniera esclusiva e inedita, a lume di stelle.
La conferenza stampa di presentazione si è tenuta il 13 giugno, tra gli ospiti il cantante autore Maurizio Rippa che ha interpretato “I Saw My Lady Weep” ed un’aria di Haendel “Pena Tiranna”, un tributo alla strage di Orlando di pochi giorni fa, Francesca Mapelli, responsabile dell’Ufficio stampa di Medici Senza Frontiere, che parteciperà alla Festa del Teatro Ecologico con la campagna #Milionidipassi, un tour virtuale che gli spettatori potranno sperimentare a Stromboli, dedicato alle persone in fuga.
#Milionidipassi
“La Tempesta” sarà lo spettacolo fulcro di questa edizione, proposta in più giornate, en plein air in diversi luoghi dell'isola e impreziosita dalle musiche originali composte da Davide Severi, interpretate da Camilla Dell’Agnola.
Main sponsor della Festa Ricola, che proporrà un evento sulle erbe all’interno delle opere di Shakespeare, che si terrà durante i giorni della kermesse.

Maggiori dettagli sul programma, gli eventi a ingresso libero e tutti gli spettacoli che si terranno alla luce delle stelle, in perfetta armonia con la natura al sito ufficiale di Festa del teatro ecologico.



Foto gentilmente fornite dall'ufficio stampa di Festa del teatro ecologico di Stromboli.

mercoledì 8 giugno 2016

Api, farfalle e coccinelle alla Cascina Cuccagna

Week end dedicato ai green lover quello che si terrà da giovedì 9 al sabato 11 giugno alla Cascina Cuccagna di Milano.
Tre giorni dove imparare l’ABC del giardinaggio alla scoperta di coccinelle, api e farfalle. Tanti workshop, incontri e momenti per stare insieme, divertirsi e imparare. I temi principali saranno: i lavori da realizzare a giugno nell’orto e nel giardino, e la scoperta degli insetti utili per la lotta biologica fino alle preziosissime alleate della biodiversità: le api.

Si parte il 9 giugno alle 19.00 presso La Fioreria per la lezione di Giardinaggio Planetario, dedicato alla lotta biologica.  


Per iscrizioni e informazioni sui costi scrivete all’indirizzo: lafioreriacuccagna@gmail.com.
Il programma prosegue il 10 giugno sempre alle 19.00 con la presentazione del libro: La meravigliosa vita delle Api. Amore, lavoro e altri interessi di una società in fiore dell’entomologo Gianumberto Accinelli.
Si chiude sabato 11 giugno con l’incontro in mattinata alle ore 10.30 dove si parlerà di leggende, vita e segreti delle farfalle. E poi alle ore 17.30 con il momento di lavoro creativo, dove si pianterà in un aiuola dedicata fiori e piante adatti ad accogliere queste meravigliose creature.

Sempre sabato dalle 15:30 alle 17:30 si terrà il workshop  gratuito “Il giardino che vorrei"  promosso da Fiskars per imparare a prendersi cura del proprio spazio verde. Info e iscrizioni: hubcuccagna@gmail.com
Gli incontri saranno occasione per visitare La Fioreria, dove potrete acquistare fiori, composizioni, libri e altri accessori artigianali dedicati al mondo della natura.

Tutte le informazioni sono disponibili anche sul sito ufficiale di Cascina Cuccagna e sulla pagina facebook a questo link.

lunedì 6 giugno 2016

I giardini verticali di Ricola

Giardino Verticale Ricola - Milano Cadorna 
Portare i profumi dei campi montani in città, precisamente a Milano alla Stazione Ferroviaria di Cadorna: ci è riuscita Ricola. La nota azienda svizzera nata come piccola bottega artigiana nel 1930, diventata oggi un’azienda internazionale leader nella produzione di caramelle alle erbe, ha realizzato dei giardini verticali, grazie ai quali i passanti  della Stazione di Cadorna, potranno non solo toccare con mano le famose 13 erbe officinali, ma anche sentirne il profumo.

Binario 6 Milano Cadorna - Le 13 erbe Ricola
Altea, alchemilla, achillea, malva, marrubio, menta, piantaggine, pimpinella, primula, salvia, sambuco, timo e veronica:  siete capaci di distinguerle e riconoscerle tutte? La sfida è anche il pretesto per visitare queste installazioni, che dimostrano l’attenzione per la natura e l’ambiente cui Ricola tiene particolarmente. Questa attenzione è uno dei valori distintivi dell’azienda che negli anni è stata in grado di innovare la sua produzione, introducendo anche tisane, ovviamente naturali senza dimenticare le sue radici e le sue tradizioni.

Il legame con la natura è la vincente di Ricola, che coltiva le proprie erbe officinali sulle montagne svizzere con metodi di agricoltura naturale, nel rispetto dell’ambiente e dei coltivatori, senza utilizzare erbicidi, e coloranti o aromi artificiali. L’azienda si può definire green a tutti gli effetti, tanto da fare del suo motto: Sostenibilità: un nostro valore chiave.
I giardini verticali Ricola nella Stazione di Cadorna sono un invito a conoscere da vicino il profumo delle 13 erbe e delle materie prime utilizzate per la realizzazione dei suoi prodotti. Un viaggio sensoriale che intrattiene il viaggiatore in partenza o di ritorno dal suo viaggio, e che fa venire voglia di ripartire, magari verso quei luoghi a contatto con la natura e le montagne dove nascono le caramelle Ricola.
Infatti l’azienda oltre alle installazioni a Milano permette l’immersione in questi profumi grazie a 6 giardini aperti al pubblico che si trovano in Svizzera precisamente a Nenzlingen, sul Trogberg, sul Klewenalp, a Kandersteg, Zermatt e Pontresina.

Per ulteriori informazioni vi rimandiamo alla pagina facebook Ricola, disponibile a questo link, dove troverete anche molte altre curiosità.


venerdì 3 giugno 2016

Tecniche di cucito: Il punto a festone

Cucire a mano non è semplice ma grazie ai nostri mini tutorial potrai impratichirti con le diverse tecniche e i punti base per le tue creazioni. Oggi grazie a Cristina vi proponiamo il punto a festone. Una tecnica di cucito graziosa da vedere, semplice da realizzare utile per rifinire le vostre creazioni, o per realizzare ad esempio i dischetti struccanti fai da te, di cui abbiamo realizzato il video tutorial disponibile a questo link.

Iniziamo dai passaggi per realizzare il punto a festone a mano.


Infila il filo nell'ago e fai un nodo alla fine della coda. Inizia tra i due strati e inserisci l'ago verso il basso attraverso lo strato inferiore. In questo modo il nodo e la coda del filo rimarranno invisibili tra i due strati. 
Questo dovrebbe essere fatto circa 0.5 cm dal bordo. Per bloccare il punto, inserisci l'ago attraverso lo strato superiore verso il basso in modo che l'ago esca dalla parte inferiore nello stesso punto in cui è stato avviato.
Inserisci l'ago attraverso il filo laterale del punto appena fatto. In questo modo il filo è ancorato, ma non è il primo punto reale.
Per avviare il primo vero punto festone, inserisci l'ago dall'alto verso il basso attraverso tutti gli strati a circa 0.5cm dall'ancoraggio e 0.5cm dal bordo.

Per completare il vostro primo punto, riportare l'ago in alto attraverso il cappio che si è creato. Questo dovrebbe creare una linea retta verso il basso. Prima di stringere il punto, occorre essere sicuri che l'ago passi attraverso il cappio del filo.
Ora continuare per tutta la circonferenza. Per collegare il tuo ultimo punto al primo punto, fai scorrere l'ago lateralmente sotto il vostro primo punto, e poi stringi il punto.

Arrivati fin qui, continua ripetendo i passaggi come abbiamo fatto all'inizio ed inserisci la coda tra i due strati in modo che il filo rimanga invisibile.




Ed ecco il risultato applicato ai nostri dischetti strucccanti fai da te, ma utile anche per la realizzazione di altri manufatti, ad esempio cuscini e in tutti quei caso in cui dobbiamo rifinire circonferenze in tessuto e in più strati.


Per domande, dubbi o se vi è piaciuto questo tutorial di cucito lasciate un commento.

giovedì 2 giugno 2016

Tutorial: Dischetti struccanti lavabili


dischetti struccanti lavabili

Salviette imbevute, dischetti di cotone usa e getta o panni in microfibra o bamboo: struccarsi il viso quotidianamente ha una grande importanza per il benessere della nostra pelle, evita la formazione di poli dilatati, punti neri, grani di miglio e infezioni oculari.
Ci sono tanti modi per struccarsi, e ognuno di questi ha un costo in termini ecologici e ambientali. Le salviette imbevute di struccanti sono pratiche è vero ma oltre ad essere molto care, spesso contengono sostanze aggressive, petrolati e oli minerali che anzi di pulire il viso lo sporcano di altri componenti, senza contare che non sono biodegradabili.  Idem per i dischetti struccanti in cotone usa e getta, quanti ne usiamo al giorno? Avete fatto il conto di quanti ne gettiamo via sporchi durante il mese? Questi sono biodegradabili e non contengono sostanze dannose, ma rappresentano un vero e proprio spreco.
Ma la soluzione che fa bene alla pelle, all’ambiente e al portafoglio c’è: realizzare dischetti struccanti riutilizzabili. Più pratici del panno in microfibra o struccante in bamboo, perché più piccoli e pratici da lavare e maneggiare, questi dischetti sono ideali per la detersione quotidiana di viso e occhi.
In collaborazione con Cristina, che fa parte del team de L’Eco dell’Ecologia abbiamo realizzato un tutorial per realizzare i dischetti struccanti lavabili a casa facile e veloce. Vi basteranno pochi strumenti per realizzare dischetti fai da te colorati e riutilizzabili tutte le volte che volete.

Guardate subito il videotutorial per i dischetti fai da te e seguite tutte le indicazioni qui sotto.

Materiali

  • Panno in microfibra
  • Feltro
  • Tessuto rigido in cotone

Per gli strumenti:

  • Forbici
  • Una matita
  • Un bicchiere per rendere la forma
  • Ago e filo


tutorial dischetti struccanti fai da te - L'Eco dell'Ecologia
Il procedimento è molto semplice e riassunto passo a passo nel nostro video tutorial. Iniziate con prendere le misure su tessuto rigido, panno in microfibra e feltro, potete aiutarvi con un bicchiere e una matita per tracciare la circonferenza e tagliarli della dimensione giusta.
Sovrapponete gli strati di materiali inserendo nel mezzo il feltro.

Il passaggio successivo è cucire insieme gli strati dei 3 tessuti e il gioco è fatto:i vostri dischetti leva trucco sono pronti per essere usati su viso e occhi. La microfibra aiuta a catturare più facilmente il trucco eliminando i residui più ostinati in maniera delicata, senza graffiare.



I dischetti possono essere lavati a mano con sapone neutro o in lavatrice e utilizzati quante volte volete.

Facile no? Vi lasciamo al video tutorial per i diversi passaggi e al post dedicato alla tecnica di cucito per il punto a festone.
Se vi è piaciuto lasciate un commento!

 

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