Vivere green e sostenibile non è una passeggiata, non è facile per nulla e chi vi dice il contrario vi sta
mentendo.
Comporta costanza, riflessione, consapevolezza e soprattutto
impegno e pazienza, significa davvero cambiare il nostro modo di vivere, le
nostre abitudini. Insomma che “sbattimento”.
Per questo motivo il cambiamento non può essere radicale, ma
graduale perché alle buone abitudini ci si deve far l’abitudine.
A molti questo progresso può risultare più
semplice, forse perché sin da piccoli si è stati educati a uno stile di vita
più sostenibile, per altri è un trauma, a volte incomprensibile, da estremisti
o fissati ecologisti. Le nuove generazioni sono avvantaggiate, perché il green
e l’eco è adesso una moda, e perché per fortuna sia a scuola o a casa
comportamenti virtuosi vengono insegnati.
I miei genitori quando ero piccola acquistavano detersivi
alla spina, utilizzavano pannolini lavabili, facevano confetture e conserve a
casa, usavano la sporta o il carrello e si rifornivano solo al mercato o da
bottegai di fiducia.
Poi tutto è cambiato, si è iniziato ad acquistare tutto imballato e più del
dovuto, creando un mare di spazzatura. Si usa molto la macchina, si acquistano
oggetti e vestiti nuovi e non si ripara più nulla. L’inversione di tendenza
deve partire da noi, a piccoli passi, in modo che poi tutto diventi naturale e
più facile.
Questa non è la solita predica, il solito monito distaccato
di chi agisce nel giusto, ma è un ammissione di responsabilità, e di comunanza.
Vivere in maniera ecologica è impegnativo. Richiede la nostra attenzione, mette
al bando la superficialità e l’ignoranza.
Pasticcioni della raccolta differenziata, che ancora oggi si
domandano "dove lo butto questo?" , pigroni che nonostante l’abbonamento ai mezzi e
al treno cedono alla macchina, malate di shopping compulsivo e maniaci di cibi
extra pronti, degli imballaggi accattivanti, io sono con voi!
Vi comprendo ma è tempo di cambiare, e cambiare significa
essere diversi nella giusta misura.
La prossima volta che l’amica fissata vi farà la ramanzina
per quel cosmetico zeppo di petrolati e sostanze dannose o inquinanti non
storcete il naso, ascoltatela. Al prossimo acquisto leggete l’etichetta e se
non capite nulla chiedete un consiglio. Tutte le volte che vi sgridano per quella
carta gettata nella plastica per distrazione, o per quel mozzicone di sigaretta
a terra, non arrabbiatevi, ma riflettete su quella piccola assurda azione. Se
vi invitano a un aperitivo ultraveg non storcete il naso bocciandola come una
serata di fame e di verdurine scondite, provate quei piatti, potreste essere
sorpresi dalla bontà e magari vorrete introdurli nel nostro menù e ridurre il
consumo di carne.
Siate curiosi, conoscete quello che acquistate, la
provenienza e chi lo ha prodotto, con cosa. Potreste scoprire davvero molto e
apprezzare di più quello che avete.
Penso green quindi lo sono, questo è il mio motto. Spero che
da ora diventi anche un po’ il vostro.
Buon cambiamento!
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