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domenica 26 aprile 2015

Dimmi che schiscetta hai e ti dirò chi sei

lunch box
Sul treno, il tram o legata al porta pacchi della bici se ci fate caso anche voi noterete una sportina sospetta, una busta spesso tintinnante che nasconde lei: la schiscetta.

Noi milanesi la chiamiamo così, non so se il termine si sia diffuso ormai ovunque da nord a sud dello Stivale ma il pranzo al sacco, quello portato da casa è un trend in continua crescita. 
Moda che viene dal passato, riportata in auge ora in tempo di crisi: fatto sta che questa abitudine è positiva sia per le tasche sia per l’ambiente, ma a pensarci bene anche per la salute.

Per molti preparare il pranzo a casa è una vera scocciatura, per altri è la soluzione a molti problemi:

  • riduce gli sprechi alimentari;
  • svuota il frigo;
  • ci aiuta a controllare il peso, 
  • sappiamo di più su quello che mangiamo e come viene preparato se siamo noi a farlo.

Tra allergie, diffidenza, diete e ristrettezze varie la schiscetta più brutalmente chiamata schiscia può essere anche un vero comfort food, una coccola che ci fa sentire un po’ a casa anche al lavoro, ma trasformarsi anche in una trappola da stacanovisti soprattutto se ci riduciamo a mangiare davanti al computer.


ricette schiscetta

Quindi vale il detto: Dimmi che schiscetta hai e ti dirò chi sei

E' possibile infatti stilare dei veri e propri identikit: ritardatario, taccagno, vegano, golosone, salutista e disperato…hahhah sì tra tutte c’è anche questa categoria, che include tutti quelli che infilano nel contenitore a portar via cibo a caso preso dal frigo, magari 5 minuti prima di uscire di casa.


Ma se volete diventare dei veri maestri e affrontare il pranzo in maniera corretta e gratificante vi basterà seguire queste piccole, sagge regole:


  1. Non portare mai cibo che non mangeresti neanche appena cucinato: se ha un cattivo aspetto appena pronto, non hai avuto voglia di mangiarlo la sera prima, quanta ne avrai di mangiarlo a pranzo, magari scaldato?
  2. Dosa bene le porzioni: fare la schiscetta non significa svuotare gli avanzi in un contenitore a portar via, stai attento alla quantità, la varietà e la qualità. Se gli avanzi sono buonissimi ma troppo pochi rischierai di spilucchiare durante il pomeriggio oppure sarai costretto ad andare ala bar per un rinforzino e allora addio risparmio.
  3. Non portare primo, secondo, contorno. Meglio dedicarsi a un piatto solo, completo, equilibratio e leggero, se no rischi l'abbiocco davanti al pc.
  4. Fai porzioni facili da mangiare, piccoli bocconi evitanto il coltello, così sarai libero di mangiare al parco o insieme al un collega.
  5. Usa contenitori adeguati. Non tutti sono specifici per alimenti e non tutte le plastiche possono andare nel microonde, controlla sempre i simboli sotto il contenitore.
  6. Mangia fuori almeno un giorno a settimana. Così cambi aria, stacchi dal lavoro e socializzi con i colleghi. Un piccolo premio ci vuole per affronare bene la settimana e non pensare a cosa mettere nella schiscia.

Buon appetito a tutti, soprattutto a chi mangia fuoricasa!



Raccontatevi la vostra schiscia routing e le vostre ricette. Voi di che schiscia siete?
Scrivete a ecodelleco@gmail.com le migliori verranno condivise sulla nostra pagina Facebook e su Pinterest.


2 commenti:

  1. Mai sentito il termine "schiscetta" (sono delle Marche), ma il pranzo al sacco è una buona soluzione... Peccato che spesso non faccia in tempo a prepararlo e finisca per comprare un panino!

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  2. Hai ragione da noi a Milano si dice schiscetta ma ormai questo termine s sta diffondendo...se ti piace impegni cucini un po' più la sera vedrai che riuscirai a schiscettare anche tu...non sempre anche solo 3 volte a settimana anche 2 organizzarsi alla fine paga ;) sappimi dire

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