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domenica 2 marzo 2014

I rifiuti diventano coupon: arrivano le reverse vending


Oggi vi parliamo di un’iniziativa intelligente per spronare al riciclo in maniera divertente e furba: l’incentivazione.
Lo so a molti non sembrerà etico, riciclare dovrebbe esserci entrato ormai nel dna, il passo successivo e quello più auspicabile e quello della riduzione dei consumi e degli imballaggi in origine, ma accontentiamoci.
Notizia di qualche mese fa che la metro di Pechino offrisse ai passeggeri un viaggio gratis in cambio di bottigliette di plastica, la politica do ut des – io do affinchè tu dia, si è dimostrata vincente: ripagare il cittadino con qualcosa di utile, in questo caso la mobilità sostenibile in un momento di crisi e cambiamento di abitudini.
Proprio come una self service machine basta inserire la bottiglietta all’interno della fessura e ricevere un buono viaggio, ogni 15 bottigliette il biglietto è gratis. In Cina il consumo di plastica e imballaggi è esponenzialmente alto e l’abitudine alla raccolta differenziata non ha ancora preso piede, ma cosa succede se questa filosofia viene esportata nel nostro Paese?

Ci hanno pensato il comune di Roma e una ditta svizzera – Plasturgica  leader in Europa del Plastic Upcycling - installando le prime reserve vending. I rifiuti si tramutano in sconti, gli esercenti convenzionati hanno dotato il loro negozio di una macchinetta delle dimensioni di un armadio dove la plastica viene compressa e raccolta in maniera automatica e poi ritirata per essere riciclata e trasformata in materiale riutilizzabile.
In questo caso il vantaggio è triplo: il consumatore ricicla e ha un coupon sconto da spendere nel negozio convenzionato, l’esercente riduce i consumi e anche la Tares, la tanto temuta tassa, e l’ambiente ringrazia.
Il primo tentativo in Italia si estenderà anche in  altre città oltre a quelle appena dopo il confine svizzero come Como, Varese, presto anche Firenze, Napoli, Messina avranno le loro reverse vending, nel 2015 si spera di arrivare a oltre 500 installate.

Un  esercito di queste macchinette però è già in uso in alcune regioni italiane per la carta, l'alluminio, il vetro citiamo solo alcuni esempi come Mr Pet, RePaperMe, EcoBank, Ecopunto che si trovano in aree di sosta o vicino ai supermercati.


Lancio un appello al sindaco della mia città: Milano, in vista dell’Expo che vedrà tantissimi turisti e cittadini coinvolti in attività nel nostro capoluogo, perché non installare queste macchinette in metro e negozi? La raccolta e il riciclo diventerebbe molto più semplice e divertente e trasformeremo questo importante evento in un esempio di sostenibilità da esportare in tutto il mondo! Proviamoci!


Voi che ne pensate, queste tecnologie potrebbero essere davvero utili e intelligenti?
Scriveteci a ecodelleco@gmail.com oppure sui nostri social.

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