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domenica 29 maggio 2016

Shopping Ecobio: i nuovi prodotti Benecos

Eccocose - Haul  copyright Antonella Armigero

Prendersi cura di sé stessi, in maniera naturale è importante, voi sapete quanto teniamo all'Inci ovvero agli ingredienti dei cosmetici e dei prodotti per l'igiene personale. Scegliere quello che ci spalmiamo addosso è fondamentale non solo per il nostro benessere, ma anche per l'ambiente. Prediligiamo sempre prodotti privi di sostanze dannose, sintetiche come ad esempio petrolati, allergeni, paraffina, peg e altre schifezze che non fanno per nulla bene alla pelle e neanche per l'ecosistema.

Eccocose - Haul  copyright Antonella Armigero
Era da tanto che non facevo un ordine online, perché prediligo acquistare vicino a casa nei negozi fidati, e perché spedizioni soprattutto da altri paesi sono uno spreco di risorse, ma ho fatto uno strappo alla regola prendendo i prodotti di una linea che non riesco a trovare nei normali shop. Mi sono affidata a Eccoverde, un eshop che conosco da molti anni, e che ha un grandissimo assortimento di prodotti, di tantissime marche fidate, a prezzi vantaggiosi e con spese di spedizioni accessibili. Ma vediamo cosa ho acquistato:

Shampoo Benecos melissa e ortica, per una detersione profonda e capelli ben puliti. 
Volevo provare questa linea perché è nuova, infatti da poco hanno rinnovato i prodotti per l'igiene e per la cura dei capelli. Mi ero trovata molto bene con i detergenti vecchi, e quindi perché non provare questa nuova versione?
Il profumo di questo shampoo è davvero favoloso, come una spremuta di agrumi freschi, molto adatto alla primavera. La formula è un gel denso, che non fa eccessiva schiuma, molto delicato e rinfrescante, lava molto bene senza stressare troppo, e lascia i capelli profumati e leggeri. Penso lo alternerò ad altri shampoo più nutrienti, come il mio amato al germe di grano.


Eccocose - Haul  copyright Antonella ArmigeroDella stessa linea ho acquistato anche la crema per le mani albicocca e fiori di sambuco. Non ho resistito è l'ho provata subito. Il profumo è discreto, ma la consistenza è un po' troppo oleosa, tende ad assorbirsi difficilmente, penso la userò durante la notte. Nutre discretamente le mani, anche se dopo poco tendono a tirare. Diciamo che non è la miglior crema per le mani che io abbia provato.

Oltre a questo ho ripreso la Benecos natural bb cream 8 in 1, la mia preferita  ormai da molto tempo. Questa crema colorata uniforma il colorito della pelle e idrata molto, non penso la userò ora, ma la terrò di scorta per i mesi più freddi. Infatti con il primo caldo è meglio optare per qualcosa di più leggero come le polveri  o i pigmenti liquidi.

Immancabili nei miei ordini da Eccoverde le matite kajal di Benecos, ne prendo sempre un po' per ottimizzare l'ordine e averne di scorta e il mascara. Anche questi, come la bb cream  sono 2 prodotti fissi nella mia trousse. Le matite per occhi sono le uniche che non mi irritano o creano pruriti, mentre il mascara ha un'ottima resa e non fa grumi, essenziale per chi come me è un po' pigra e fa più passate durante il giorno.
Di un'altra marca, anche questa ormai sempre fidata, il deodorante Ottorose di Dr. Organic. Penso di non aver mai trovato altro deodorante così performante come questo, deodora tutto il giorno, non irrita e soprattutto è super affidabile. La profumazione poi è buonissima, non si trasforma a contato con la pelle ed è discreta.

Piccolo ordine di prodotti strettamente necessari e conosciuti perché come detto ho la fortuna di avere vicino a casa negozi e bio profumerie molto fornite, e perché mi piace esaurire sempre i prodotti che ho prima di acquistarne di nuovi. Piccole indicazioni sull'eshop: il pacco è arrivato in tempi record come sempre infatti Eccoverde pur spedendo dalla Germania è rapidissimo, nel giro di 3 giorni è arrivato tutto.



Voi da che negozio online vi rifornite? Avete provato questi prodotti? come vi trovate?

Scriveteci la vostra opinione nei commenti o sulla nostra pagina Facebook.


NB: Questo articolo  è stato realizzato in assoluta autonomia, non è un contenuto sponsorizzato gli articoli recensiti non sono frutto di collaborazioni, ma sono stati acquistati da noi per provarli e recensirli.

martedì 24 maggio 2016

Regole di un buon ciclista urbano


Foto www.suipedali.it
Usare la bicicletta in città per i propri spostamenti quotidiani, per andare al lavoro o a scuola è un'abitudine salutare ed ecologica.
Permette di fare attività fisica, risparmiare denaro e non inquinare. Ma andare in bici in città, soprattutto nelle metropoli molto trafficate e non dotate di piste ciclabili è a volte rischioso. 
Esistono delle regole del buon ciclista urbano, che permettono di andare in bici in maniera più sicura. Con i nostri consigli potrai cavartela benissimo senza rischiare di incorrere in brutte avventure:
  1. Usa il caschetto: è antiestetico, ti rovina la piega e fa sudare ma in caso di urti, cadute e buche stradali ti salva la vita. Andresti mai in auto senza cinture di sicurezza? Noi no!
  2. Renditi riconoscibile. Gli automobilisti dovrebbero essere più attenti e vigili, ma se gli facilitiamo le cose è meglio, di sera usa per i tratti più trafficati un giubbotto catarifrangente o degli adesivi e luci di segnalazione. Esistono delle luci per raggi davvero cool che oltre ad essere estetiche segnalano la presenza del tuo bolide anche al buio.
  3. Piste ciclabili? Quando ci sono e il tuo percorso lo permette usale. Meglio allungare la strada ma pedalare sicuri, scarica la mappa per conoscere il tragitto che fa per te, ad esempio queste. Gli appassionati di bike le hanno censite nelle diverse città.
  4. Il marciapiede. A volte salva la vita, ma ricorda che è territorio riservato ai pedoni, sfrecciarvi è pericoloso e incivile, se è trafficato porta la bici a mano.
  5. La destra è importante! A volte è rischioso pedalare vicino alle auto parcheggiate (apparentemente senza conducente), perché per distrazione potrebbero aprire la portiera facendoti sbandare. Ma ricorda che pedalare in mezzo alla corsia, tagliare la strada o attraversare sulle strisce pedonali con la bici è rischioso.
    Massima attenzione soprattutto in strade trafficate, strette e nelle curve cieche.
  6. Viva la musica, ma non in bici. I più spavaldi, soprattutto chi va in bici spesso, a volte hanno la cattiva abitudine di utilizzare le cuffiette per ascoltare la musica o chiamare al cellulare mentre pedalano. Può essere piacevole ma a meno che non vi troviate in una ciclabile, o in un parco con poche persone, questo è davvero un rischio. Abbassa la soglia di attenzione e vi isola dai rumori esterni e questo non è una buona cosa se si è in sella.
andare in bicicletta - ecodellecologia.it

Raccontateci le vostre abitudini in bici e se non sapete andare e volete provare leggete la nostra guida Imparare ad andare in bici da adulti.

Dove buttare i farmaci usati?

smaltimento farmaci


Spesso abbiamo parlato di raccolta differenziata e del corretto smaltimento dei rifiuti, dell’organico nell’umido e dei materiali riciclabili come carta, plastica, alluminio e vetro.
Rifiuti che vanno smaltiti con ulteriore cautela e attenzione sono i farmaci, ma anche i cosmetici e le creme soprattutto se non biodegradabili.
Per i farmaci scaduti: pastiglie, granulati, colliri, unguenti e sciroppi esiste una procedura di smaltimento specifica, che consente di proteggere l’ecosistema da pericolosi inquinanti.
Infatti è assolutamente vietato gettare farmaci scaduti in cassonetti generici e dissolverli nella rete fognaria. I principi attivi in essi contenuti infatti possono danneggiare il sottosuolo, inquinare i pozzi dell’acqua potabile, e compromettere il funzionamento di depuratori.

Mai gettare i farmaci scaduti nel wc o nel lavandino.

Ma dove buttare i farmaci scaduti?

I farmaci scaduti vanno consegnati in farmacia, ormai ogni esercizio nelle nostre città è dotato dell’apposito cassonetto per queste sostanze, anche alcune parafarmacie o grandi centri commerciali sono dotati di questo specifico bidone. Una volta gettati i farmaci vengono smaltiti in base una regolamentazione precisa che permette di degradare le sostanze rendendole innocue per l’ambiente e per la salute.
La modalità di smaltimento varia da comune a comune, per questo è bene informarsi presso la farmacia in caso non ritirasse i farmaci scaduti direttamente. Siringhe usate e altri rifiuti sanitari vanno raccolti e smaltiti presso i siti di raccolta autorizzati oppure in strutture ospedaliere (se convenzionate) che raccoglieranno anche termometri e altri dispositivi sanitari.
Oltre al farmaco in sé è bene smaltire l’imballaggio in cui è contenuto, infatti se i blister completi possono essere inseriti all’interno del bidone specifico così come sono, le confezioni esterne ad esempio quelle di plastica e le scatole possono essere riciclate in base al materiale nei bidoni appositi della raccolta differenziata. Ad esempio scatola in cartone, foglietto illustrativo nella carta, flaconi di plastica e vetro svuotati e ben puliti in quelli dedicati.

Possiamo fare molto per proteggere il nostro pianeta osservando semplici regole, prestando attenzione a tutto ciò che immettiamo nell’ecosistema.

dove butto i farmaci scaduti
Smaltire i farmaci nel modo corretto


Per conoscere le regole della raccolta differenziata e lo smaltimento dei rifiuti organici clicca sul link ai nostri precedenti articoli.

lunedì 23 maggio 2016

Il batterio mangia plastica per salvare i mari

Rifiuti di plastica in spiaggia

Una grande minaccia per il nostro ambiente è rappresentata dalla plastica. Infatti basti pensare che la maggior parte di oggetti di uso quotidiano, gli imballaggi e i contenitori dei prodotti, persino l’acqua che beviamo è contenuta all’interno della plastica e questo è un grave problema, soprattutto perché gran parte di essa viene dispersa nell’ecosistema, nei mari e negli Oceani, e il suo recupero è una missione difficile, dispendiosa e a sua volta inquinante.

Una soluzione geniale viene da due studentesse cinesi dell’Università della Pensylvania, che hanno sviluppato un batterio in grado di “mangiare” la plastica, ovvero degradarla in poco tempo, riducendo il rischio ambientale.
Il batterio dissolve la plastica e la trasforma in anidride carbonica e acqua, il procedimento comprende anche un solvente in grado di depolarizzare e scorporare i composti degradabili. Separando gli elementi, questi sono aggredibili singolarmente e quindi più facili da smaltire.

Questa innovazione potrebbe aiutare a ripulire gli oceani, direttamente in loco, ovvero in acqua, senza dispendiose operazioni di raccolta di questo materiale per poi smaltirlo a terra.
Il progetto infatti prevede anche l'installazione di una piattaforma con un serbatoio che una volta attirati i rifiuti plastici a bordo sarebbe in grado di degradarla nel giro di 24 ore.



Le ragazze hanno già ottenuto numerosi premi,  tra cui il Wharton Social Impact Prize, il Gloeckner Undergraduate Award, il Michelson People’s Choice Award e il premio della commissione per il miglior “Wow Factor”, oltre ai 30mila dollari del Perlman Grand Prize e il Wharton Business Plan Competition per il 2016.

E cosa ancora più importante hanno fondato un’azienda la BioCollection, per sperimentare già questa estate, forse proprio in Cina, il loro paese di origine, questa loro innovazione. La commercializzazione di questa sostanza per la degradazione della plastica secondo le loro previsioni potrebbe avvenire nel giro di due anni.

Noi possiamo già fare molto per proteggere gli oceani e l’ecosistema da questa minaccia, ad esempio: evitare al massimo l’uso di plastica come imballaggi, contenitori usa e getta e sacchetti non biodegradabili, e soprattutto smaltirli in maniera corretta tramite la raccolta differenziata, e in spiaggia o in nave, radunare tutti i rifiuti in involucri ben chiusi in modo da evitare la loro dispersione incontrollata.

Un mondo più equo e sostenibile grazie ai legumi

ceci fagioli lenticchie
I benefici dei legumi

Molti non sanno che il 2016 è l’Anno Internazionale dei Legumi. Voluto dall'Onu e dalla FAO questo programma ha l’obiettivo di sensibilizzare le persone al consumo di legumi, alimenti benefici  alla salute dell’uomo e al pianeta Terra.

Infatti i legumi possono combattere le disuguaglianze alimentari, scongiurare problemi ambientali legati alle coltivazioni intensive di altri prodotti come ad esempio i cereali, gran parte destinati ad allevamenti di bestiame, e combattere la malnutrizione. Ma come?
Alimento principe della nostra cucina mediterranea e povere, presente in tantissimi piatti tradizionali di molte popolazioni, i legumi dalle lenticchie, ai piselli, ai fagioli, ceci e lupini, sono da sempre considerati un ottima alternativa alla carne, capaci di dare nutrimenti sufficienti a saziare grazie alle proteine vegetali che sostengono l'organismo senza appesantirlo. 

Oltre a questo la presenza di amminoacidi e di vitamine del gruppo B, unite al ridotto contenuto di grassi rende i legumi un ottimo alimento per chi soffre di problemi cardiovascolari e diabete. Un antidoto per combattere malnutrizione e anemia nei paesi in via di sviluppo.

Ma i legumi oltre a essere un cibo benefico per la nostra salute lo sono anche per il pianeta, infatti la loro coltivazione richiede poca acqua, e attecchisce anche in zone aride, migliorando anche la fertilità del suolo, grazie alla capacità dei legumi di fissare l’ozono nel terreno. 
Prediligere le coltivazioni di legumi inoltre comporta anche una riduzione di gas serra,  perché queste non richiedono fertilizzanti chimici, dannose per il suolo e per l'ecosistema.

Nell’anno internazionale dei legumi quindi è bene reintrodurre questi preziosi alimenti all’interno della nostra dieta, magari rinunciando alla carne una o due volte a settimana.
I benefici saranno davvero tanti, per la salute, per l’ambiente e per gli animali.

Leggi anche le nostre Ricette ecologiche, troverai quella dell'hummus, salsa golosa a base di ceci, un'ottima idea per consumare i legumi.

anno internazionale dei legumi
Cucinare i ceci.

venerdì 20 maggio 2016

Il museo botanico di Milano

Museo botanico - Milano
Museo botanico - fonte Comune di Milano
Un polo naturalistico, didattico e ludico per l’osservazione degli ecosistemi della Pianura Padana. Dal 2014 la città di Milano ha un nuovo e moderno Museo Botanico in via Margaria, 1 Metro Dergano, un luogo che molti milanesi non conosce, che merita di essere frequentato e amato da grandi e piccoli. 27 alberi diverso un Labirinto di cereali, flora e fauna selvatica, un area dove osservare e imparare a riconoscere le specie che caratterizzano questo territorio alcune rare da proteggere e tutelare nella loro biodiversità preziosa.

L’edificio è stato studiato e realizzato per essere polifunzionale e autosufficiente, in grado di compensare il fabbisogno energetico grazie a un impianto a pompa di calore e fotovoltaico. Inoltre il rivestimento verde, composto da rose, luppoli, vite canadesi, e ortensie ne minimizza l’impatto, integrandolo completamente all’interno dell’ambiente naturale. Il progetto nato nel 2003 e concretizzatosi nel 2012 ha dato origine a un luogo dove la divulgazione dei temi botanici e la cultura del verde e il rispetto per le cose pubbliche e la naturali sono l’obiettivo primario.

Museo botanico - fonte Comune di Milano

Durante l’anno vengono organizzato moltissime iniziative e attività condotte dai tirocinanti, volontari e i Gev le guardie ecologiche. Tra i principali la potatura del Frutteto dei Patriarchi nel mese di febbraio, un’ area di 900 mq, messo a dimora nel settembre 2014, raccoglie 27 varietà arboree innestate su portainnesto, patrimonio dell’agricoltura lombarda e della sua storia, a maggio è stato aperto al pubblico in occasione di Orticola e a settembre da appuntamento ai visitatori per il Festival della Biodiversità, mente a ottobre è in programma la festa del mais con la raccolta all’interno del Labirinto, che ha una superficie di 1970 mq. 

Maggiori informazioni sul Museo Botanico al sito dedicato, dove sono pubblicati anche tutti gli eventi in calendario.

Museo Botanico
via Margaria, 1 (Metro Dergano)

lunedì 16 maggio 2016

Arte ed ecologia in festival: Earthink 2016

Earthink Festival 2016
Earthink Festival 2016
Arte ed ecologia si uniscono per Earthink Festival. La rassegna arrivata alla quinta edizione si terrà a Torino dal 16 al 29 maggio, e sarà dedicata a tutte le espressioni artistiche attente al tema dell’eco-sostenibilità.
Dalle narrazioni urbane, alle installazioni artistiche fino ai concerti e gli spettacolo teatrali. Un modo per incontrarsi, trarre ispirazione reciproca e dalla natura, offrendo una visione poetica che si traduca però in azioni concrete con le scelte che ogni artista può fare o suscitare.

Il messaggio che vuole lanciare il festival Earthink quest’anno è Be the Change, fai oggi quello che è in sintonia con l’ambiente e rispetta te stesso.
La rassegna, la prima in Italia con questi presupposti, è nata nel 2012 ed è organizzata e diretta dall’ Associazione Tékhné Teatro e la direzione artistica di Serena Bavo, con il patrocinio della Città di Torino e della Circoscrizione 7, oltre che il Consiglio regionale del Piemonte, la collaborazione dell’Associazione Imagica e di altre associazioni culturali locali.


Un programma ricco di eventi e performance, che si aprirà con un ospite speciale, infatti a inaugurare l’edizione di Earthink Festival 2016 sarà Giobbe Covatta al Teatro Gobetti, il 26 maggio alle ore 21.00 con lo spettacolo 6 Gradi. Dopo lo spettacolo seguirà l’open party al Cap10100 con Djset  di Filo e l’artista multimediale OTTODIX.
Tutte le info divise per giornate e temi al sito ufficiale del festival.


Tag ufficiale del festival: #BETHECHANGE


Giobbe Covatta - Fonte Earthink Festival

giovedì 12 maggio 2016

Apre a Milano il Negozio Tutto gratis


Entrare in un negozio, scegliere gli articoli che ci piacciono e che ci servono e non pagare nulla, un sogno? No una realtà che aprirà a Milano il 20 maggio, in zona Porta Vittoria, proprio nel sottopassaggio del passante ferroviario cittadino.
Ma il principio del negozio Tuttogratis non è questo, nasce da una considerazione molto diversa, pensate a quante cose abbiamo a casa o in cantina che non usiamo, abiti, elettrodomestici, libri, accessori, e a quante persone che hanno bisogno. Ora grazie a questo spazio far incontrare "domanda e offerta" sarà più semplice e immediato.
Oltre alla considerazione iniziale, ovvero donare è un gesto generoso, il non sprecare è altrettanto importante. Infatti arrestare il ciclo consumistico degli acquisti, riparare oggetti e vestiti, dare nuova vita grazie a idee di riciclo creativo fa bene  tre volte: al portafogli, agli altri e all’ambiente (un po’ meno all’economia forse).

L’idea e il progetto è nata da Giacimenti Urbani un’associazione virtuosa di cooperazione e rispetto per l’ambiente e per le persone, che ha come scopo quello di stimolare azioni e relazioni tra cittadini per vivere in maniera più sostenibile, dalla riduzione di energia, rifiuti, emissioni.
Il progetto Giacimenti Urbani è di Donatella Pavan, giornalista da 15 anni impegnata nella diffusione di una cultura sostenibile.
Dopo mesi di lavori, permessi e persino un piccolo periodo di sperimentazione, TuttoGratis ora è realtà anche grazie all’aiuto dei volontari.

Spazio Tutto Gratis in allestimento - foto facebook

Ma come funziona questo negozio non negozio?

Ognuno può portare oggetti di qualsiasi tipo purché sia in buone condizioni, e ritirare se vuole un massimo di 5 pezzi a settimana, in maniera gratuita ovviamente. Se l’oggetto scelto è particolarmente bello è possibile fare anche una donazione o un’offerta libera.

Rimettere in circolo oggetti che andrebbero in discarica, aiutare chi non ha i mezzi, o non vuole acquistare cose nuove, ridurre sprechi e risorse sono i must di questa formula, che ci sentiamo di promuovere in toto.
TuttoGratis inoltre sarà anche un luogo d’incontro, inclusione e scambio un ritorno a una società della condivisione. La condivisione è un valore davvero importante, che dovremo ripristinare, condivisione non solo di risorse e cose, ma anche di saperi, esperienze e abilità.


Spazio TuttoGratis
Passante Ferroviario Porta Vittoria, Milano
Informazioni alla pagina facebook.

mercoledì 11 maggio 2016

Anche i cestini della spazzatura diventano smart

Di questi tempi tutto è smart, ovvero intelligente, dai telefonini che ora fanno davvero tutto, alle città iperconnesse, agli elettrodomestici che si connettono a distanza fino ad arrivare ai cestini.
Sì i cestini della raccolta dei rifiuti urbani, che grazie a un sofisticato scanner interno e un dispositivo wi-fi, trasmettono alla centrale operativa quando sono pieni.
Succede a Milano da un brevetto realizzato da A2A e Amsa in collaborazione con CEFRIEL il Politecnico di Milano, ce ha messo appunto questo sistema e provato già in alcuni quartieri come ad esempio Città Studi.

Il cestino intelligente invia tre tipi di segnali, quando è completamente vuoto, quando è pieno, e quando qualcosa ostruisce l’apertura.  Questo sistema consentirebbe agli operatori ecologici in servizio in città di non dover fare viaggi a vuoto,  ma andare in maniera mirata sul posto, intervenendo a svuotare solo in cestini effettivamente pieni.

I cestini smart saranno installati in zone ad alta densità come Corso Buenos Aires e via Dante, se il test avrà successo il servizio sarà allargato a tutta la città fino a sostituire i 36 mila cestini già presenti.
C’è chi però non è completamente d’accordo con questa scelta, chiedendo al comune l’adozione di mezzi per il ritiro dei rifiuti urbani molto più leggeri e agili, in grado di agire senza aggravare il traffico.

Altri invece pensano che l’adozione di questa tecnologia sia accessoria perché non riduce il ciclo abituale degli spazzini, obbligati a controllare i cestini in caso di guasti o blocchi. Fatto sta che tutte le città dovrebbero ripensare al modo di gestire i rifiuti urbani, ad esempio adottando contenitori per la raccolta differenziata anche nelle vie, imponendo multe più salate per chi getta i rifiuti domestici all’interno dei bidoni pubblici in maniera abusiva.

 

In attesa che la sperimentazione dei nuovi cestini milanesi, vi ricordiamo la nostra piccola guida su come effettuare in maniera corretta la raccolta differenziata e gli errori da non fare.

lunedì 9 maggio 2016

SolaRoad la pista ciclabile solare

pista ciclabile energia solare
Pista ciclabile solare - credit foto SolaRoad 
Si chiama SolaRoad ed è la prima pista ciclabile al mondo a energia solare, questa meraviglia è stata inaugurata il 12 novembre scorso in Olanda e da allora ha già prodotto 3 mila Kwh di elettricità.
È lunga appena 70 metri ed è dotata di pannelli fotovoltaici integrati in grado di produrre energia elettrica sufficiente per alimentare non solo gli impianti di illuminazione circostanti ma molto di più, infatti la quantità di kwh prodotti in solo 6 mesi è pari al fabbisogno annuale di una casa di un sigle, o quella che servirebbe a uno scooter elettrico per compiere due volte e mezzo il giro del mondo.

SolaRoad collega due sobborghi di Amsterdam, Krommenie e Wormerveer, ed è percorsa da 2 mila ciclisti ogni giorno. Il rivestimento liscio e con una leggera inclinazione di questa pista ciclabile solare permette di sfruttare al massimo l’esposizione ai raggi del sole e consente alla pioggia di pulirla facilmente. Inoltre i pannelli, protetti da un vetro è stata progettata per resiste al transito di mezzi più pesanti come ad esempio gli autobus, la superficie è antisdrucciolevole simile all'asfalto, e quindi priva di fastidiosi riflessi.


Un progetto pilota questo che potrebbe estendersi ad altri paesi, e portare alla realizzazione di piste ciclabili a energia solare non solo in Olanda ma anche all’Estero, giù si pensa ad esempio alla California.

Voi cosa ne pensate? Vi piacerebbe avere una pista ciclabile così nella vostra città? Molti di noi purtroppo però stanno ancora aspettando ciclabili tradizionali e sicure, speriamo che anche l’Italia si adegui per rendere la mobilità sostenibile da sogno a realtà.

domenica 8 maggio 2016

Le salse veg svuota frigo

ricette ecologiche

A chi non è capitato di avere i frigo qualche verdura un po’ "vetusta", troppo matura, magari a metà che non avete occasione di cucinare o preparare nel giro di pochi giorni? Ci sono molti modi per riutilizzare in maniera sfiziosa verdure e frutta dimenticata in frigo per realizzare salsine  fatte in casa gustose e soprattutto zero spreco. Da accompagnare con verdure, insalate o antipasti, oppure per condire primi piatti, o le patatine come ad esempio il ketchup fatto in casa a crudo. Ecco qualche ricetta di ecocucina e idea rapida, gustosa e facilissima. Non troverete dosi esatte perché la verdura di base essendo di recupero, varia in base a quella che avete avanzato.


Salsa Thai Sarda

Partiamo dalle carote, croce e delizia di qualsiasi cuoco provetto. Le usiamo per un contorno, per il brodo, per l’insalata ma ne rimane sempre qualcuna in frigo da far fuori.
La ricetta di recupero che vi proponiamo viene da un ristorante thailandese che noi amiamo molto che offre questa salsina, che non è proprio una salsina, come aperitivo prima delle portate. È davvero semplice da realizzare e conta di pochi ingredienti e ha poche calorie: 
  • Carote
  • Olio evo
  • Sale
  • Un pizzico di peperoncino (meglio se fresco)


Vi basterà frullare o grattugiare tutti gli ingredienti, aggiungere olio e spezie e servire questo composto con carta da musica, o pane carasau croccante. Il piccante aiuta a stimolare l’appetito senza appesantire i commensali con qualcosa di troppo grasso o calorico prima delle portate vere e proprie.

Sughetto a crudo di zucchine

Passiamo alle zucchine, questo ingrediente può essere consumato sia a crudo sia cotto, in base alla vostra preferenza potete realizzare un salsina sfiziosa per la pasta o per le bruschette a crudo o con una cottura velocissima. Anche i questo caso il frullatore o la grattugia ci viene in aiuto. Vi serviranno:

  • zucchine
  • sale
  • pepe a piacere
  • cumino
  • cipolla disidratata
  • olio
  • un goccio di acqua


Frullate le zucchine, la cipolla e il sale con un po’ di acqua fredda o bollente fino ad ottenere un composto omogeneo abbastanza liquido, aggiungete piano piano l’olio a filo fino a far diventare il tutto più cremoso e vellutato, alla fine aggiungete le spezie, cumino, pepe e se avete i casa un po’ di curcuma. La vostra salsina è pronta per condire la pasta o il riso. Se scegliete il metodo a freddo grattugiando senza frullatore le verdure potrete sostituire la menta al cumino per una salsa a crudo perfetta da servire con le bruschette calde.

salsine ricetta aperitivo


Vinagrette cetriolosa

Ora è la volta dei cetrioli, a chi piacciono crudi in insalata, ad altri sotto aceto, noi vi proponiamo una salsa veloce per l’insalata. Vi serviranno:

  • cetrioli
  • tabasco
  • aceto di mele o vino
  • sale
  • scorzetta di limone
  • olio evo


Anche qui il procedimento è semplicissimo, basta frullare il tutto fino a raggiungere la consistenza desiderata e poi servire questo condimento con lattuga fresca, pomodori, oppure all’interno delle foglie di insalata belga per delle barchette dal gusto deciso prima di pranzo.

Ketchup raw fatto in casa

Molti di noi amano il ketchup, lo sapere che è possibile farlo al momento con qualche pomodoro maturo che si ha in frigo senza bisogno di acquistarlo al supermercato?
3 massimo 4 ingredienti e qualche aggiunta vi regaleranno un ketchup  fatto in casa fantastico, fresco e soprattutto privo di conservanti e zuccheri in eccesso. Bastano:

  • pomodori maturi interi bene lavati
  • aceto (in base alla quantità di pomodoro che avete regolatevi a gusto)
  • sale marino
  • olio a piacere
  • spezie opzionali (cumino, zenzero, paprica, noce moscata)


Inutile dire che anche qui basta frullare il tutto e poi aggiungere le spezie a piacere. Importante dire che non essendo cotta e pastorizzata la salsa è da consumarsi al momento, ma visto che vasta davvero poco per farla ne varrà la pena.

Queste sono alcune idee per realizzare salsine gustose, fresche e veloci da accompagnare ai vostri piatti, con verdure che trovate in frigo.


Se avete qualche altra ricetta o suggerimento, se provate a farle e avete migliorato la ricetta, scriveteci, saremo felici di pubblicarle.

sabato 7 maggio 2016

Green City: vivere il verde metropolitano



greencity

La grande festa dedicata a chi tutti i giorni si prende cura delle aree verdi di Milano torna dal 13 al 15 maggio con Green City.  Tre giorni all’insegna di laboratori, incontri, passeggiate ed eventi per scoprire il lavoro di queste persone, gli angoli e i luoghi verdi di Milano, dove si stringono relazioni, emozioni e azioni collettive e partecipative per il bene della città.
Negli ultimi anni Milano è sempre più green, ce ne accorgiamo noi che ogni giorno viviamo la città, ma anche i turisti che stanno cambiando l’idea su questa metropoli, da grigia e piena di cemento, a città con aree verdi e iniziative finalizzate a riportare un po’ di campagna e natura nelle nostre giornate.
green city milano - foto ufficio stampa


Un bel week end da trascorrere in compagnia e con tutta la famiglia per scoprire o riscoprire angoli magici ma soprattutto persone che rendono questi luoghi tali.
Una piccola curiosità su Green City, il simbolo scelto per rappresentare l’iniziativa è l’Hieracium autrale, una piccola pianta endemica di Milano, che rappresenta la natura che entra in città e che in maniera spontanea arriva ai cittadini.

Green City è un evento diffuso infatti si svolgerà in tantissimi luoghi sparsi per Milano, ma il quartiere generale sarà Base il nuovo polo multiculturale inaugurato da poco in Via Bergognone, 34 con il Mercato dei fiori.

Tutti sono invitati agli eventi, ma anche ad organizzarli e ha pubblicizzarli tramite Green City, diffondendola sui social con gli hashtag #GreenCityMilano e #Naturaincittà


Tutta la comunità cittadina è invitata a partecipare a Green City Milano aprendo al pubblico i propri giardini privati / condominiali e i terrazzi per far scoprire in occasione della tre giorni i tanti “tesori green” spesso nascosti della nostra città. I proprietari potranno candidarsi, scegliendo e indicando la modalità di visita che preferiscono: su prenotazione oppure ad accesso libero. 

Il palinsesto completo e ulteriori informazioni sono disponibili sul sito ufficiale di Green City Milano.

green city milano - foto ufficio stampa

Foto - Green City passate edizioni.

Orgogliosamente in bici: torna Cyclopride

cyclopride Milano


Amanti della mobilità dolce, appassionati di due ruote dalla pedalata facile, maggio è il vostro mese, infatti torna o arriva per la prima volta nella vostra città Cyclopride Day. Un giorno dedicato alla bicicletta con una pedalata in compagnia per le strade in tutta sicurezza, un evento per proclamare orgogliosamente di aver scelto un mezzo  ecologico e sostenibile per i propri spostamenti quotidiani.

Il Cyclopride toccherà diverse città la prima sarà Palermo, l’8 maggio per la sua terza edizione, si tratta di una 20 km per scoprire o riscoprire le bellezze della città grazie a un percorso guidato, ovviamente in bici, aperto a tutti, dal cuore del centro storico fino al parco della Favorita per poi raggiungere il Mare Dolce con il Castello. Tutte le informazioni disponibili a questo link.

Quarta edizione invece per Milano, dove l’evento ha avuto origine, il Cyclopride Milano si terrà il 14 – 15 maggio e come ogni anno questa pedalata collettiva riunirà cycloaddicted, mamme, bambini e tutti coloro che vorranno partecipare.  Inoltre quest’anno la corsa è aperta anche ai nostri amici a 4 zampe. L’iscrizione è gratuita e può avvenire direttamente al Village in Piazza del Cannone. Riceverete la targhetta RDS cyclopride day 2016 da apporre sulla vostra bicicletta!


Dopo Milano toccherà a Bologna per la sua prima edizione, infatti dopo il grande successo nelle altre città anche il capoluogo emiliano ha deciso di organizzare la pedalata collettiva. Il Cyclopride Bologna si terrà il 21 e il 22 maggio.
Cyclopride non è solo  una biciclettata in compagnia ma anche tantissimi eventi collaterali, workshop, incontri, per conoscere i dettagli dei singoli programmi nelle diverse città, le modalità di iscrizione, i luoghi e gli orari visitate il sito dedicato.


giovedì 5 maggio 2016

Orto aziendale: dal Fuori Salone un'idea speciale

Orto Cinetico foto PiuArch - Fuori Salone 2016
La Design Week milanese si è conclusa ma ha lasciato in città delle tracce durevoli e davvero interessanti, tra queste molti progetti green, che permettono di vivere l’ambiente urbano in maniera più piacevole, unendo estetica alla funzionalità.
Tra i progetti di Ecodesign più interessanti c’è sicuramente l’Orto Cinetico realizzato sul tetto dello studio di architettura PiuArch in via Palermo 1, realizzato dal paesaggista romeno Cornelius Gavril.
300 metri quadri di tetto sono diventati un tappeto vede con un sistema modulare di pallet che forma un orto di 3000 piantine di viole del pensiero e insalatina. 

Orto Cinetico foto PiuArch - Fuori Salone 2016
Un luogo rilassante dove i dipendenti dello studio milanese, circa 40, potranno trascorrere momenti di relax e gustose, salutari e profumate pause pranzo nella bella stagione.

Il progetto è stato realizzato grazie alla preziosa collaborazione di Cornelius Gavril (progetto del verde), VerdeVivo (azienda di eccellenza in concimi curativi biologici, sementi e preparati specifici per il gardening che ha fornito dal terriccio, tutti i vegetali, concimi e prodotti per la buona conservazione delle piante), Vivai Mandelli (progettazione ed impianto dei moduli), PCR srl (travi per rinforzo strutturale in vetroresina), Sice Previt (realizzazione della struttura), Battaglia Contractor, Marazzi, Manuel Coltri - Marmi Due Ci, Colleoni Roberto & C. srl, Amea.

L’orto aziendale è di grande tendenza, questa idea infatti sta avendo una grande diffusione, perché si pensa infatti che dedicare qualche minuto al giorno a questa attività favorisca la produttività dei lavoratori. Molte le aziende estere che hanno fatto da apripista: Yahoo, Google e ora anche in Italia, come ad esempio Diesel e Bottega Veneta. 
I dipendenti coltivano il piccolo orto durante le pause di lavoro, per rilassarsi, socializzare e allo stesso tempo mangiare meglio.


Voi cosa pensate, vorreste un orto nella vostra azienda? Scrivete la vostra opinione o raccontateci la vostra esperienza nei commenti o scrivendo a ecodelleco@gmail.com

mercoledì 4 maggio 2016

Un tè per 3, anzi per 4, 5, 6

bustine tè usate

Cosa c’è di meglio di una buona tazza di tè o di tisana? Adatte a qualsiasi momento della giornata, ricche di proprietà benefiche queste erbe e infusi sono molto amati. I veri estimatori preferiscono il te in foglie sfusi, altri ricorrono alla più pratiche bustine, in entrambi i casi siete sicuri che una volta finita la tazza bustine e foglie abbiano esaurito la propria funzione?

Piante più forti e sane

Ecco come riutilizzare le bustine di tè, alcuni metodi siamo sicuri vi lasceranno sorpresi.
Lo sapevi che il tè come anche il caffè è un ottimo nutrimento per le nostre piante? Potete usare il contenuto della bustina per concimarle oppure fare un nuovo infuso utilizzando il liquido per lucidare le foglie.

Toccasana per la pelle

Un altro modo per riutilizzare le bustine di tè, camomilla o altre erbe ad eccezione di infusi contenenti cannella o zenzero è quello cosmetico, infatti basta mettere in frigo la bustina usata e poi posizionarla sulle palpebre per qualche minuto per ottenere benefici. La camomilla, melissa e tiglio per decongestionare, tè verde per sgonfiare borse sotto gli occhi e palpebre, infatti l’azione drenante aiuta ad avere uno sguardo più fresco e disteso. L’infusione inoltre può diventare un ottimo tonico da applicare su tutto il viso.

riciclare bustine da te

Il tè può essere usato anche per lenire scottature o attenuare il prurito di punture d’insetto, applicate la bustina ancora umida sulla parte interessata e lasciate agire per qualche minuto per avere un rapido sollievo.

Le pulizie ecologiche con il tè

Il tè può essere usato anche per la pulizia della casa, infatti il liquido filtrato conservato in uno spruzzino può essere impiegato per lavare vetri, specchi, lampadari e lampade in cristallo. Un modo ecologico ed efficace che sostituisce i detersivi, a costo zero.
Lo stesso potere sgrassante del tè che ci aiuta a lavare i vetri può essere utile anche per i piatti e le stoviglie, basta lasciare in infusione con acqua calda e tè padelle e pirofile sporche qualche ora disincrostarle molto più facilmente.

Via odori e insetti

Le bustine strizzate e asciutte possono essere utilizzate anche come assorbi odori in frigorifero, o all’interno delle scarpe, vi aiuterà a prevenire odori indesiderati soprattutto nella calzature sportive.

Il tè alla menta inoltre è indicato per allontanare insetti all’interno della dispensa, basterà posizionare le bustine usate ma asciutte negli angoli e i ripiani più a rischio come quelli del riso, pasta e farina.



lunedì 2 maggio 2016

Fontus, la bottiglia che si riempie da sola


Non un semplice gadget ecologico, ma una vera e propria innovazione che potrebbe rivoluzionare la vita delle popolazioni colpite da siccità: si chiama Fontus ed è la bottiglia che si riempie da sola.
Nate per aiutare gli sportivi durante le lunghe traversate, maratone e le escursioni queste eco bottiglie sono dotate di mini celle solari, che permettono di trasformare l’aria in acqua sfruttando il principio della condensazione.
L’idea è stata sviluppata da un giovane designer austriaco, Kristof Retezar e poi perfezionata in Usa. Il kit è dotato di due bottiglie che dentro al tappo nascondono un piccolo scomparto diviso in due parti, in cui avviene il processo di condensazione tramite due celle solari presenti sulla superficie di Fontus.
Così l’aria entra nella camera superiore a velocità sostenuta tanto da raffreddare il lato caldo, poi l’aria passa in quella superiore, grazie a due tasselli idrofobici forati, la velocità si riduce in modo da separare le molecole d’acqua con più facilità. Le goccioline estratte confluiscono nella bottiglietta tramite la cannuccia, un processo naturale, più semplice da ottenere che da spiegare a cui è stato aggiunto un filtro che protegge l’acqua prodotta da agenti esterni, detriti, polvere e insetti.



Fontus ha avuto un grandissimo successo e questo progetto nato per gli sportivi, ciclisti ed escursionisti in primis, può essere applicato ad altre categorie e aprire scenari davvero interessanti.
Questa innovazione potrebbe essere messa a disposizione delle popolazioni del mondo colpite da siccità. Molte le associazioni che hanno dimostrato interesse a questo progetto e anche il governo austriaco ha deciso di investire nello sviluppo di questa tecnologia.

Fontus è un prototipo che dovrà essere consegnato nel 2017, si spera che per quella data le aspettative e soprattutto l’interesse ai progetti benefici in favore delle popolazioni in difficoltà non vengano disattese. Qui il link della raccolta crowdfounding su Indiegoo.


domenica 1 maggio 2016

La primavera è Orticola

Orticola 2015 - foto courtesy Fabio Novelli
Appuntamento imperdibile per gli amanti delle piante e dei fiori a Milano, dal 6 all’8 maggio torna Orticola, la mostra mercato arrivata alla XXI edizione che si svolgerà nella location abituale, ovvero i Giardini Indro Montanelli.
Oltre alla vendita e l’esposizione di piante e fiori di diverse specie, alcune rare si terranno anche diversi laboratori per realizzare Idee per il Verde.  Un’area dedicata dove creare, studiare, sperimentare nuove tecniche tra cui: il “giardino contenuto”, la fontana delle meraviglie, “gli invasi di marmo“, gli ingressi verdi e fioriti, le novità degli espositori, le nuove giurie, i momenti di approfondimento.

Questo appuntamento ci piace perché: Avvicina i cittadini al verde pubblico, insegna a riconoscere e amare le piante, permette a grandi e piccoli di trascorrere momenti insieme all’aria aperta in uno dei parchi più amati della città, permette di partecipare a molti momenti didattici e di visitare in maniera guidata percorsi storici artistici e botanici come “Orticola al Museo” Gallerie d’Italia e Museo Poldi Pezzoli.

orticola 2016

Novità di quest’anno il progetto La primavera futurista a Palazzo Reale, che accompagna la mostra in corso “Genio e memoria. Umberto Boccioni“. Marco Nones e Alison Grace Martin, artisti in mostra con i loro legni e i loro bambù, Accademia di Scienze e Lettere, Comunemente Verde e Museo Botanico ospiti del Fuori Orticola.

Tra gli eventi in programma da segnalare è Volontari al Lavoro, che propone Prendiamoci cura del nostro giardino storico, ovvero i Giardini Indro Montanelli. L’iniziativa nata in collaborazione con Milano Altruista e Orticola di Lombardia si terrà il secondo e il quarto sabato di ogni mese dalle 9.00 alle 12.30 fino al 18 giugno. Maggiori info e modalità di adesione a questo link

Per il programma completo di Orticola 2016 visitate il sito ufficiale.
 

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