twitterfacebookgoogle plusrss feedemail

sabato 15 giugno 2013

Le città sostenibili: da dove inizia il nostro futuro?

Le città sostenibili - A. Poggio - Mondadori
Le città sostenibili - A. Poggio - Mondadori

Si chiamano Smart City, solo le città fondate su uno stile di vita più sostenibile, la riconversione e il cambiamento parte dal centro urbano, un cammino non più rimandabile.

Non solo edilizia a impatto ecologico ridotto, costruite a classe energetica A, città intelligenti si diventa grazie a cittadini informati, consapevoli e infrastrutture pensate per una qualità delle vita migliore e una gestione delle risorse partecipativa e saggia.

Il tema verrà  approfondito il 18 giugno presso Eco Bookshop Valcucine in Corso Garibaldi, 99 a Milano, con la presentazione del libro di Andrea Poggio, Vice direttore di Legambiente: "Le città sostenibili".

“Più che di case ecologiche 'Le città sostenibili' racconta l'esempio degli ecoquartieri: come quelli di Amburgo – capitale verde europea 2011 –, là dove una volta c’erano gli impianti industriali del porto. Si trovano anche abitazioni che costano solo 2-3000 euro al metro quadrato, perché la sfida per la nuova edilizia cittadina è conciliare qualità con prezzi contenuti: è l’housing sociale. Analogo l’impegno per i primi ecoquartieri sorti in Europa: ad Amsterdam, Vienna, Bolzano e Friburgo”.

Anche in Italia ci sono esempi validi di smart city, a Lucca, Monza, Sondrio, Cagliari. In Italia sono ben 2068 i comuni che producono più elettricità rinnovabile di quanta ne consumino e 23 quelli totalmente rinnovabili, capaci cioè di autogenerare tutta l’elettricità, il calore e i combustibili che consumano.

Il nostro futuro parte dalle città, i luoghi dove viviamo e che abbiamo il dovere e diritto di rendere più vivibili e sostenibili, grazie una cittadinanza attiva e amministrazioni impegnate.



Info per partecipare alla presentazione del libro "Le città sostenibili" di Andrea Poggio:

martedì 18 giugno 2013 h.19
VISIONI SENSIBILI | tredici
Eco Bookshop Valcucine Corso Garibaldi, 99 
Milano

 twitter: #cittasostenibili #ecobookshop @Valcucine @ap_legambiente

venerdì 14 giugno 2013

Energie alternative: il fotovoltaico sul balcone

Fotovoltaico sul balcone - Foto ri-ambientando
Pyppy il fotovoltaico sul balcone - Foto ri-ambientando

Dopo l’orto arriva il fotovoltaico sul balcone. Hai sempre desiderato un impianto fotovoltaico per alimentare la tua casa, ma non hai la possibilità di installarlo sul tetto? Niente paura arriva Pyppy – Energy for all permette di risparmiare sul consumo energetico sfruttando l’energia rinnovabile del sole.

Il fotovoltaico con le rotelle

Grazie alle sue rotelle,  questo impianto fotovoltaico portatile può essere posizionato facilmente su una terrazza o un semplice balcone domestico. Pyppy non ha bisogno di allacciamenti alla rete elettrica e autorizzazioni, questo consente a tutti di avere il fotovoltaico a casa propria.
Il sistema stand alone alimenterà il tuo frigo, il computer o le lampadine di casa ed è a disposizione in due versioni da 1200 W/h e 2400w/h così da adattarsi alle reali necessità dell’utilizzatori.

L'energia rinnovabile per tutti

Tutelare l’ambiente e risparmiare sulla bolletta è lo scopo di questo pannello fotovoltaico, ergonomico, facile da trasportare in giardino o su un ballatoio, Pyppy ha un design semplice e discreto bello da vedere. Maggiori informazioni su www.ri-ambientando.com/

Intanto gli incentivi 2013 per l’installazione del fotovoltaico e le ristrutturazioni in chiave sostenibile sono stati prorogati fino a dicembre, speriamo che un nuovo bonus arrivi presto per incentivare la conversione e mantenere vivo un mercato che rappresenta un futuro più sostenibile per l’Italia, siamo o non siamo il paese du sole? 

energie rinnovabili - fotovoltaico
Fotovoltaico l'energia pulita del futuro? - Foto Goodnews

Voi che ne pensate il fotovoltaico e il solare rappresenta davvero un vantaggio per il nostro ecosistema? Raccontaci la tua esperienza di consumo di energie green e i reali vantaggi che hai riscontrato nelle tue abitudini e in bolletta!

giovedì 13 giugno 2013

No allo spreco alimentare con Re-food 4 good!

Fondatore Re Food - foto http://www.mysinchew.com/
Re - Food 4 Good - dona il tuo cibo avanzato ai tuoi vicini

Ogni giorno tonnellate di cibo vengono sprecate, non solo a casa ma anche nei ristoranti, bar e supermercati.

I negozi di grande distribuzione spesso aderiscono a collette alimentari e donano la merce invenduta in scadenza ad enti e mense benefiche, per i ristoranti e i bar questa operazione è più difficile perché deve essere regolata da leggi riguardanti le condizioni igieniche.


Spreco alimentare? No, grazie!


Quel piatto gustoso ma troppo abbondante lasciato nel piatto, l’antipasto avanzato, il pane già tagliato tutto questo purtroppo finisce nella pattumiera del bar o del locale, in passato vi abbiamo già parlato della doggy bag, la possibilità di portare a casa gli avanzi dal ristorante, a Lisbona Hunter Halder ha deciso di organizzarsi e di trasformare il Portogallo nel primo paese zero fame e zero sprechi, grazie a Re- food 4 good.

Abbattere gli sprechi alimentari con il volontariato


In sella alla sua bici, prima da solo e poi organizzando una rete di volontari in diversi quartieri della città, questo signore ha dato il via a una raccolta di cibo tra ristoranti, bar e locali della zona.

re food - colletta alimentare in biciCon la sua sporta piena di contenitori ermetici e buste raccoglie il cibo dagli esercenti aderenti all'iniziativa e poi li passa porta a porta tra i cittadini che richiedono un’integrazione alimentare.

Le persone che necessitano di cibo ogni giorno aumentano, e l’iniziativa si è estesa da vicinato all'intera città per poi conquistare il paese grazie ai tantissimi volontari che con un mezzo ecologico come la bici pattugliano e presidiano la loro zona.

I tuoi avanzi diventano un buon pasto per gli altri


Condividere una risorsa così importante come il cibo è il primo passo per una civiltà più equa e sostenibile. Come ci dicono sempre le mamme: sprecare il cibo è peccato, soprattutto se le persone vicino a noi non riescono a mettere in tavola il fabbisogno per la propria famiglia.


Hunter Halder - portogallo Foto mysinchew.com
Re food - In Portogallo colletta alimentare in bici


Cittadinanza attiva e solidale: l’unione fa la forza


Da una piccola idea ecco la soluzione per un grande problema, speriamo che Re- food 4 good contagi presto anche altri paesi oltre il Portogallo.
Un altro esempio di come l’iniziativa dei singolo, la generosità e una cittadinanza attiva migliori le condizioni del vivere quotidiano in maniera ecosostenibile e solidale.

Hai qualche idea da mettere in pratica nella tua città per azzerare lo spreco alimentare? Scrivici, noi ne parleremo nel prossimo articolo!

mercoledì 12 giugno 2013

Un'App per il consumo consapevole: Buycott

Buycott-app smartphone acquisti consapevoli

Acquistare in maniera consapevole è importante, leggere le etichette e scegliere i prodotti in base alla provenienza, metodi di produzione, ingredienti e condizioni dei lavoratori è il primo passo per trasformare il nostro stile di vita, più eco e soprattutto sostenibile.

Scegliere è però difficile, spesso le etichette non sono trasparenti e omettono informazioni basilari che ci permettono di effettuare le nostre scelte in maniera consapevole.
Un aiuto ci viene da un’app per smartphone e per tablet, si chiama Buycott, nome che richiama il termine inglese buy – comprare.

L’utilizzo è semplice:
  • scarica la app sul dispositivo scelto, 
  • crea l’account, 
  • avvia la app 
  • avvicina il codice a barre del prodotto alla fotocamera  dello smartphone.

Buycott leggerà le informazioni contenute nel barecode e stilerà una sorta di albero genealogico del prodotto, dandoti informazioni su dov'è stato prodotto, da chi? come è stato realizzato.
Spesso non sappiamo che la nostra marca preferita fa parte di una multinazionale che non condivide le nostre scelte d’acquisto, l’applicazione smaschera la provenienza e ci aiuta a scegliere meglio.

Buycott - legge il barecode e ti dice di più sui prodotti.


Noi abbiamo provato Buycott, purtroppo molti prodotti venduti in Italia, non sono registrati, l’utente però ha la possibilità di inserire i dati del prodotto e recensirlo.

Fateci sapere cosa ne pensate di questa app, indicateci altri siti o strumenti per acquisti più consapevoli e sostenibili.

Scrivi a Eco dell’ecologia cliccando qui, oppure lascia un commento sotto!

Volontari a tutela dell'ambiente: Diventa Gev

Ami la natura ma vivi in città? Quando vedi un rifiuto per terra lo raccogli sempre? hai uno spirito green, e ti piacerebbe condividere e insegnare agli altri il giusto comportamento ecologico?


guardie ecologiche lombardia


La tua strada si chiama Gev! Sigla che sta per Guardie Ecologiche Volontarie, c’è ne sono tante nella tua città, forse le hai incontrate, forse no, ma il loro è un lavoro prezioso perché proteggono con passione i tesori verdi spesso dimenticati che ci circondano.


guardie ecologiche - educazione ambientale nelle scuole


Gev in 3 parole


Educano: nelle scuole e nei quartieri tra la cittadinanza, informano sulle leggi e i comportamenti finalizzati alla tutela ambientale.

Sanzionano: illeciti, comportamenti scorretti, raccolgono segnalazioni dei cittadini e redigono verbali per la riqualificazione di aree verdi da recuperare.

Monitorano: partecipano a progetti ecologici e naturalistici collaborando con le autorità per la tutela delle risorse paesaggistiche e naturali.

Parchi regionali, comunità montane, province, comuni e parchi locali, le Gev li riconosci grazie al distintivo e al tesserino della regione di provenienza.

GEV lombardia



Vuoi diventare una Guardia ecologica?

La giusta preparazione data da un corso di formazione ti darà le conoscenze adatte per svolgere al meglio i tuoi compiti. Ricorda che le Gev hanno il dovere di prestare almeno 14 ore mensili di servizio.


Leggi maggiori dettagli a questo link.

Sei una guardia ecologica volontaria? Raccontaci la tua esperienza, scrivi a ecodelleco@gmail.com o diventa amico su www.facebook.com/EcoDellEco

lunedì 10 giugno 2013

Zeer Pot: il frigo ecologico dalla Nigeria

Zeer pot - Mohamed Bah Abba - Foto Rolex
Zeer Pot - Il frigo nigeriano ecologico premiato da Rolex Award

Vi siete mai chiesti come sarebbe la nostra vita senza il frigorifero? No? L’esperimento è molto semplice, in una giornata di primavera togliete quello che vi serve per preparare i vostri pasti per 2 giorni, vi accorgerete che molti alimenti sono deperibili: latticini, carne, pesce… la temperatura esterna non permette il mantenimento corretto delle capacità nutrizionali dei cibi, la fermentazione porterebbe alla formazione accelerata di batteri.

Sopravvivere senza sistemi di refrigerazione è possibile, ma la nostra dieta dovrebbe cambiare così come il nostro stile di vita. Dovremo comprare giornalmente ciò che ci serve e adottare sistemi di conservazione alternativi.

Nel paesi più caldi del mondo la conservazione delle derrate alimentari è un serio problema che causa malnutrizione, epidemie e mina l’economia locale.

Il frigo nigeriano senza elettricità: pot in pot


zeer pot
Mohamed Bah Abba - inventore Zeer
Foto Rolex Award.
 Zeer Pot, il frigorifero nigeriano che funziona con il sistema “pot in pot” vaso nel vaso. Mohamed Bah Abba, insegnante nigeriano ha vinto il Rolex Award, premio istituito per quelle innovazioni che permettono di migliorare il mondo diffondendo cultura e saperi. L’idea è molto semplice, a costo ridotto e di facile realizzazione, si tratta di un sistema di refrigerazione basato sull'evaporazione dell’acqua contenuta in due recipienti di terracotta.
Da un sapere antico, nasce, o forse meglio dire “rinasce”

L’intercapedine creata dai due vasi viene riempita di sabbia e acqua, nel vaso più grande vengono posti ortaggi e frutta, coperto con un telo spesso in cotone o canapa. Lo zeer pot va tenuto in un posto ombreggiato e permette di mantenere gli alimenti in esso contenuto ad una temperatura inferiore di quella esterna. Adottato dai commercianti e dalla popolazione di agricoltori del Darfur, lo zeer pot ha permesso di ridurre lo spreco di alimenti, ridurre la proliferazione di insetti, batteri ed epidemie, migliorare sensibilmente l’economia rurale.

Pot in pot - Foto Rolex Award


Frigo ecologico e a Km 0


mercato locale nigeria
L’economia di questi luoghi è spesso retta dalle donne, la Women's Association for Earthenware Manufacturing in Darfur, oggi produce e vende lo “zeer” al costo di 2 dollari, cifra facilmente ammortizzabile per una famiglia media.

Lo zeer non solo è ecologico perché non necessita di energia elettrica, ma è anche a km 0 prodotto localmente e permette di conservare per più di 40 giorni 12 kg di prodotti. Le donne che usano Zeer hanno visto aumentare il loro reddito di circa il 30 %.



                                                                                              

Costruisci il frigo pot in pot a casa tua


 Per costruire il tuo frigo ecologico ti servono due vasi in terracotta, uno deve riuscire a stare dentro l’altro. Della sabbia mista a ghiaia, un coperchio o un panno spesso in tessuto naturale. Metti la sabbia all'interno del vaso più grande, inserisci l’altro vaso, bagna con acqua. Inserisci la frutta all'interno del vaso più piccolo, copri con il telo. L’acqua evaporerà creando un microcircolo che rende più freschi i cibi all'interno.

Produzione in Nigeria del Pot in Pot - foto Rolex award



 

Contattaci!

Nome

Email *

Messaggio *

Blog Archive