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lunedì 24 febbraio 2014

The king is Naked: firma anche tu per una Moda più sicura


In occasione delle settimana della moda milanese vi avevamo parlato dell'incursione di Greenpeace in galleria Vittorio Emanuele, per Detox Fashion, liberare la moda dalle sostenze chimiche dannose per l'ambiente e le persone.
Ora pubblichiamo il rapporto sulle sostenze chimiche nei capi d'abbigliamento per i bambini e i ragazzi, con la campagna The king is Naked: nonilfenoli etossilati, ftalati, composti perflorurati e polifluorurati e antimonio sono stati trovati in magliette, pantaloni, calzature e accessori, sostenze che inquinano i corsi d'acqua e avvelenano il nostro corpo.
L'infografica illustra quali sono i danni di questo sistema produttivo, e le richieste poste alle grandi firme della moda,  per amare il made in italy ma non le sue bugie.

Dai il tuo sostegno: Non adatto a un Re, non è adatto ai bambini


Firma anche tu la petizione per chiedere ai brand e alle griffe che ci rendono famosi nel mondo di ripulire il proprio sistema produttivo per restituirci una moda più pulita e sicura.

Clicca sul pulsante in fondo all'immagine per sostenere Greenpeace, diffondi anche tu sui tuoi canali e i social l'infografica e dai sostegno concreto all'iniziativa.

Guarda le marche pericolose con tessuti e abiti tossici e che non hanno aderito al cambiamento qui.

ARTICOLO AGGIORNATO IL 15/12/2014

Infografica Greenpeace
Infografica a cura di Greenpeace

mercoledì 19 febbraio 2014

Detox fashion week di Greenpeace


Una realtà per nulla alla moda, quella delle sostanze pericolose in quello che indossiamo, in passato avevamo sostenuto la compagna di Greenpeace su una moda più pulita, equa e sostenibile, oggi, giorno in cui si apre la settimana della moda diamo notizia del blitz ambientalista in galleria Vittorio Emanuele.

Gli attivisti si sono arrampicati sulla cupola come degli alpinisti metropolitani, e hanno srotolato lo striscione con lo slogan “Versace Detox Now”. L’anno scorso era stata organizzata una sfilata verticale sulla facciata del Castello sforzesco su un green carpet per Fashion Duel, lanciare la sfida per una moda più equa.

Detox fashion che chiede ai protagonisti dalle alta moda come appunto Versace, Dolce&Gabbana, Dior e Louis Vuitton di scegliere una politica produttiva più rispettosa per l’ambiente e per l’uomo, abbandonando l’utilizzo di sostanze tossiche pericolose negli abiti e negli accessori moda.
Una scia inquinante da Pechino a Milano che compromette fiumi, territori e la salute delle persone per assecondare il profitto e lo status symbol.

L’inchiesta di Greenpeace ha rivelato che su 27 marchi di prodotti 16, di cui 8 del Made in Italy sono risultati positivi a una o più sostanze chimiche.
L’associazione ambientalista proclama l’ultima stagione di moda tossica, sperando di invertire la tendenza e voltare pagina, per non capire le ultime tendenze fashion dal colore dei fiumi cinesi.

Molti brand hanno preso la decisione di ripulire i propri cicli produttivi per renderli più ecologici e sicuri, speriamo che queste azioni risveglino l’attenzione e la coscienza dei marchi italiani ed esterni per una moda più pulita e libera.

Consulta l'infografica e firma anche tu la petizione di Greenpeace clicca a questo link!


martedì 18 febbraio 2014

Word Water Day: un giorno per l'acqua

 La giornata dell'acqua 2014 - una maratona di informatici per una App sociale

Torniamo a parlare di sprechi, questa volta di una delle risorse più importanti e vitali del nostro Pianeta: l’acqua. Troppa se ne spreca durante il percorso, molta rimane intrappolata in bacini e condotte, un numero enorme di litri viene utilizzato dalla popolazione ogni giorno. Ma non tutti hanno accesso a questo bene prezioso nella stessa misura, ad esempio un cittadino europeo medio consuma tra i 200 ai 250 litri di acqua al giorno a differenza di uno dell’Africa Sud Sahariana che arriva a stento a 20 litri.

Anche quest’anno il 22 marzo torna la Word Water Day, la giornata internazionale dell’acqua per ricordarci quanto sia essenziale questo elemento e sensibilizzarci su un uso razionale e consapevole.
Vi abbiamo già consigliato tra le letture sostenibili il libro di Vandana Shiva Le guerre dell’acqua,  dove viene spiegato nel dettaglio il rapporto tra politica, multinazionali e acqua, considerata troppo spesso come merce da vendere e non come tesoro da custodire e da preservare.

La giornata dell’acqua riporta l’attenzione su quello che possiamo fare nel nostro piccolo per il bene del pianeta; come sempre sono i nostri gesti quotidiani a fare la differenza.
In tutto il mondo saranno promosse iniziative per sensibilizzare e soprattutto informare su questo tema, spesso preso sottogamba o banalizzato non prendendo in considerazione i rischi a breve termine: entro i 2025, infatti, quasi 2 miliardi di abitanti del Pianeta vivranno in zone a grave rischio idrico.

Per leggere di più sull'argomento segnalo questo articolo in cui spiego l'origine di questa ricorrenza e gli eventi in programma per questa importante giornata.


La metropolitana Milanese, in occasione di questa giornata ha organizzato il Blu Hackathon,  neologismo tra hacker e marathon, un incontro di giovani informatici uniti in una programmazione collettiva. Lo scopo è quello di realizzare un’App sociale che spieghi ai cittadini milanesi le caratteristiche dell’acqua e i servizi legati.
Verrà realizzata la mappatura delle 481 fontanelle – i famosi draghi che i milanesi conoscono – e le nuovissime case dell’acqua di cui via avevamo parlato nel nostro articolo, in quella settimana sarà possibile visitare con i più piccoli la sede di Milano Blu, dove si studia  il ciclo idrico del territorio e si effettuano le analisi chimiche e i campionamenti.

Tanto si può fare per salvaguardare le risorse idriche, alcune cose già a casa nostra:
  • Installare un riduttore di flusso: immettendo aria il getto risulterà più forte ma il dispendio dell’acqua sarà minore
  • Chiudere il rubinetto quando laviamo i denti o facciamo la doccia
  • Riciclare l’acqua usata: lo sapevi che quella della pasta o riso essendo ricca di amido è un ottimo sgrassante per lavare le stoviglie
  • Bere l’acqua del rubinetto se è possibile nelle zone dove è controllata
  • Portare con te sempre una bottiglietta o una borraccia da riempire
  • Controlla le tue tubature, se ci sono perdite oltre al danno aumentano gli sprechi




Non perdiamoci in un bicchiere d'acqua, agiamo fin da ora prima che sia troppo tardi per il bene nostro e delle generazioni future!

giovedì 6 febbraio 2014

M'illumino di meno 2014: spegni la luce accendi la cultura

M'illumino di Meno 2014 il 14 febbraio, un San Valentino ecologico

Quale modo migliore se non una cena a lume di candela per festeggiare San Valentino ecologico, voi direte che banalità, e noi rispondiamo: se lo fai per M’illumino di Meno tutto acquista un significato in più!
Giunta alla 10 edizione l’iniziativa della famosa trasmissione di Radio rai 2 Caterpillar propone come ogni anno di unirsi al silenzio energetico, spegnendo la luce per 90 minuti dalle 10 alle 19.30 il 14 febbraio.

La sfida come ogni anno è battere il tempo e continuare la serata al buio, illuminati da candele, luci al led oppure il chiar di luna.
Molti i monumenti e le piazze che spegneranno le luci su capolavori preziosi del nostro pianeta, dal duomo di Milano, al Colosseo, piazza San Marco e l’arena di Verona, grazie alla collaborazione con l’Anci.

Spegnere la luce per razionalizzare i consumi e sensibilizzare visitatori, cittadini, commercianti e istituzioni sul risparmio energetico e convincerli che la soluzione migliore è adottare tecnologie energetiche più efficienti ed ecologiche come quelle rinnovabili e a basso impatto ambientale.
Un modo per dimostrare il nostro amore per il pianeta, e cambiare con un piccolo gesto le nostre abitudini in meglio.

Quanti di noi lasciano in standby gli apparecchi elettronici, si dimenticano le luci accese o utilizzano queste risorse in maniera sbagliata. M’illumino di Meno, La festa del risparmio energetico è l’occasione giusta per dimostrare a noi stessi che razionalizzare le risorse si può, non solo il 14 febbraio ma ogni giorno.

Il nostro invito personale: spegnete la luce e fate l’amore, organizzate una sessione di storie dell’orrore, uscite in piazza e partecipate a uno dei tanti eventi organizzati per l’occasione.



Quest’anno Caterpillar ricerca M’illumino-inno, musicisti in erba o professionisti sono inviatati a mettere in musica e versi il loro amore per il pianeta e le buone pratiche ecologiche. L’inno vincitore risuonerà per tutto l’evento.

info:


mercoledì 5 febbraio 2014

Io non spreco, dal doggy bag agli acquisti consapevoli


Oggi è la prima Giornata mondiale contro lo spreco alimentare, istituita dal Ministro dell’ambiente, ha come obbiettivo quello di sensibilizzare i cittadini ad un comportamento più sostenibile e consapevole delle risorse.
Il tema dello spreco ci sta monto a cuore, da sempre vi proponiamo consigli e suggerimenti per ridurre i rifiuti, soprattutto quelli di cibo.

Troppi alimenti infatti finiscono nelle nostre pattumiere, anche gli italiani purtroppo cadono in molti errori, gettando nell'umido frutta, verdura, pane e altri prodotti ormai scaduti perché dimenticati in frigo o in dispensa.

Il decalogo anti spreco


Troppo cibo viene gettato al mercato ma anche a casa

Questo comportamento non solo fa male alle nostre tasche, sempre più vuote, ma anche all'ambiente, per questo bisogna agire con comportamenti intelligenti a casa e fuori.
Sia i negozi, le catene di distribuzione, sia i cittadini devono imparare a razionalizzare il cibo e i consumi per prevenire gli sprechi e lo sperpero; come?

Basta seguire un piccolo decalogo contro gli sprechi che vi proponiamo, se seguito quotidianamente potrà portarci a una società efficiente e presto allo sperato obbiettivo dei rifiuti 0:
  • Acquistare solo alimenti di cui si ha bisogno, fare la spesa a stomaco vuoto e non d’impulso, preferendo verdura e frutta di stagione comprata anche quotidianamente.
  • Utilizzare gliavanti in maniera creativa, conservandoli in maniera corretta in modo da poterli riutilizzare in altre ricette
  • Favorire la cultura della "schiscetta", o del packet lunch, portarsi il cibo da  casa, magari avanzato dalla sera prima.
  • Organizzare la propria settimana con menù e soprattutto ordinare il frigo in maniera intelligente: davanti i cibi in scadenza dietro quelli che si conservano più a lungo.
  • Controllare la scadenza dei prodotti, se l’etichetta reca la scritta conservare preferibilmente abbiamo ancora molto tempo dopo la data per consumarli, ricordiamo che pasta, riso, olio e sale hanno una scadenza molto più lunga di quella indicata.
  • Utilizziamo gli alimenti scaduti in maniera intelligente con usi alternativi, lo yogurt non più buono può essere usato per un’ottima maschera per il viso, evitiamo di usare prodotti dall'odore cattivo e contaminati da muffa.
  • Se siamo al ristorante non esageriamo con l’ordinazione, se avanziamo chiediamo la doggybag, portiamo via il cibo o il vino per consumarlo a casa, trovate esempi di ristoranti che aderiscono in questo nostro articolo.
  • Guarda il sacchetto del’umido per renderti conto di quanto gettiamo via, bucce di verdura e frutta possono diventare stuzzichini golosi e originali, ecco una ricetta


Molti supermercati sull'esempio di lastminute market propongono alimenti scaduti ancora buoni o prossimi alla scadenza, questo consente di salvare moltissimi alimenti dalle discariche e da mangiare a chi non si può permettere una spesa tradizionale.

La doggy bag a scuola



Notizia recente che ci mette di buon umore, per molti studenti italiani presto sarà possibile portare gli avanzi della mensa scolastica a casa con un apposito sacchettino, grazie a Io non spreco, i bambini fin da piccoli impareranno il valore del cibo, oltre ad essere un valido aiuto per moltissime famiglie che faticano a tirare avanti in questo periodo di crisi.




Comprare sfuso, di meno e meglio aiuta a ridurre le emissioni, gli sprechi e le nostre tasche, salvaguardando il pianeta.

martedì 4 febbraio 2014

Lowcost o gratis: due alternative ecologiche per il tuo vestito da sposa

Abiti da sposa lowcost oppure vestiti gratis? L'alternativa eco-logica -nomica

All'inizio della nostra avventura l’eco dell’ecologia vi aveva parlato di moda sostenibile e in particolare di quella che allora era un’assoluta novità: la  conscious collection di HM. Linea che prometteva moda eco accessibile a tutti, ma i dubbi erano forti. Dopo le inchieste sull'inquinamento di fiumi e terreni per i coloranti e le sostanze usate e lo sfruttamento dei lavoratori nei paesi emergenti, non ce la siamo più sentiti di proporvi questo marchio.

L'abito da sposa lowcost di HM


Il vestito da sposa Hm a 79 euro

Da allora qualcosa è cambiato? Da un’analisi superficiale sembrerebbe che l’impegno per rispettare l’ambiente sia cresciuto, anche grazie alle campagne come il recupero di abiti usati presso i  negozi con l’incentivo di uno sconto.
Ora Hm fa parlare di se con il primo abito da sposa lowcost ed ecologico. Il prezzo è sicuramente interessante appena 79 euro per un modello capace di accontentare quasi tutte, grazie a uno stile semplice e ricercato, che a detta degli stilisti si ispira ai fasti della vecchia Hollywood con perline, e drappeggi generosi con lo strascico.

L'abito che sta già riscuotendo molto successo e interesse sarà in vendita nella primavera del 2014, molti sperano non rimanga l'unico capo della collezione moda sposa a basso costo.  

L’abito bianco è da sempre un sogno e allo stesso tempo una pazzia, cifre esorbitanti per un capo che verrà usato solo una volta nella vita.
Nei nostri speciali sul matrimonio ecologico vi abbiamo proposto abiti in fibre naturali, abiti trasformabili e sfruttabili in altre situazioni e alcuni consigli per rinnovare grazie a sarte dei consorzi equo solidali gli abiti delle mamme o delle sorelle.
Ora vi proponiamo un’iniziativa particolare, ci sono spose fortunate e generose che donano il proprio abito ad altre meno fortunate, lo fanno per tanti motivi, ognuno di essi contiene una promessa d’amore grande che porta felicità e continuità al proprio sogno di un giorno.

Vestiti da sposa gratis: il monastero sogno di ogni sposa


Suor Maria nella sartoria da sposa del monastero di Santa Rita

Sono tanti i monasteri di suore che si trasformano in atelier di moda sposa offrendo questo servizio.
Per fare un esempio il monastero di santa Rita da Cascia, le suore agostiniane abilissime sarte mettono a disposizione la loro bravura e tempo per adattare gli abiti donati per regalare la magia ad altre spose.
Le spose che scelgono un abito messo a disposizione del monastero sono libere di indossarlo solo per quella giornata e poi restituirlo donandolo a loro volta oppure tenerlo.

Questa iniziativa è bellissima, un atto di generosità e carità, che fa bene anche all'ambiente perché nessun’altra risorsa viene sprecata, ma viene recuperata e trasformata acquisendo originalità e unicità dalla persona che dona e da quella che la indossa.

INFO:


E voi cosa preferite un abito da sposa lowcost in fibre rigenerate ma nuovo, oppure un abito donato usato?
Alle sposine la scelta!


Scriveteci una mail o nella nostra pagina facebook, siamo curiosi di sapere cosa ne pensate.
 

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