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sabato 16 luglio 2011

Lotta biologica alle zanzare: le bat-box.

Bat-box: Fonte google.

Fastidiose, pruriginose compagne della nostra estate, le zanzare sono un problema che ormai ci affligge giorno e notte. Il loro ronzare invadente impedisce il nostro riposo e la loro sete disturba il lavoro, come possiamo debellarle in maniera naturale ed ecologica?
La citronella e il geranio sono inefficaci contro le nuove guerriere venute dai tropici, le zanzariere aiutano ma alcune nemiche più furbe sono in grado di superare qualsiasi barriera, il “DDT” e affini sotto forma di spray e piastrine ci intossicano, così come la disinfestazione chimica che inquina le falde acquifere ed è svolta con la tempistica sbagliata.
Una soluzione migliore ci sarebbe; un amico golosone che potrebbe darci un valido aiuto: il pipistrello! Leggende metropolitane (false e diffamanti) vogliono questo prezioso animaletto particolarmente attratto dai capelli umani, altre lo accomunano alle figure vampiresche assetate di sangue, pochi sanno invece che i pipistrelli, ovvero i chirotteri sono ghiotti d’insetti, zanzare incluse ovviamente. In una sola notte questi “topolini alati” sono capaci di papparsene addirittura 2000! 

Individuato l’alleato, la guerra sarebbe già vinta, se non fosse per un grave problema; l’uomo è riuscito a distruggere tutti i rifugi preferiti dai pipistrelli e ora rischiano l’estinzione. Abbiamo tagliato gli alberi, eliminato i ripari, costruito case e posizionato antenne. Il rumore e il caos ha reso l’insediamento di queste creature più difficile soprattutto in città. L’uomo deve porre rimedio ai suoi misfatti al più presto. 
Negli ultimi anni le persone sono divenute più consapevoli della funzione di questi animali e anche grazie alla diffusione di rifugi artificiali studiati per dare ospitalità ai pipistrelli e favorirne il ritorno anche nei centri abitati.
Ma le bat box funzionano davvero? L’Eco dell’eco ha fatto una piccola ricerca per capire se stiamo andando nella giusta direzione e le nostre buone intenzioni saranno realmente ripagate. Abbiamo intercettato esperti e appassionati della materia per scovare preziosi consigli.
Conoscere la natura e soprattutto le abitudini di questi animali è essenziale per far sì che si avvicinino nuovamente a noi.  Grazie a Matteo Annessi e le informazioni contenute nel suo giornalino, abbiamo scoperto molte curiosità sui nostri piccoli amici.
I pipistrelli prediligono il clima caldo umido e i pertugi stretti dove nascondersi durante le ore di sole intenso, per questo le bat box sono lunghe e spesse meno di 5 cm, costruite in modo da offrire il maggior confort possibile.  
La nostra presenza e quella dei predatori naturali, cani e gatti rappresentano una vera minaccia per i chirotteri, tenere conto di questi fattori  è determinante per trovare la giusta collocazione alle bat box. 
L’installazione deve avvenire a circa 4 metri d’altezza, non su pali di metallo, preferibilmente su muri e zone tranquille poco esposte al traffico e soprattutto lontane da animali domestici. Dotatevi di bussola, le casette posizionate a sud ovest (più calde) sono le più frequentate, soprattutto dalle femmine. Se avete un giardino con vegetazione o corsi d’acqua le possibilità di insediamento crescono notevolmente.
Ascoltando le testimonianze nella rete, fanpage e forum, abbiamo riscontrato che i pipistrelli non sono attratti immediatamente dalle casette artificiali, perché? Gli esperti ricordano che le bat box sono opera dell’uomo, l'odore di "nuovo" può essere un deterrente. Posizioniamo le casette in qualsiasi momento dell’anno e aspettiamo fiduciosi, possono passare anche 2 o 3 anni prima che siano popolate, ma non scoraggiamoci.
Quanti pipistrelli riescono a condividere una box? Addirittura 50! Da non credere vero? Le mamme infatti verso maggio e giugno utilizzano il rifugio come nursery per svezzare nidiate molto numerose.
I pipistrelli sono arrivati e poi scomparsi, perché hanno lasciato il nido? Potrebbero aver scelto il luogo solo come postazione d’emergenza, forse torneranno oppure rimarrà un punto d’appoggio per altri amici.  
Non dimentichiamoci che la funzione maggiore delle bat box è la ricerca e lo studio di questi animali, la raccolta d’informazioni è essenziale, ricordatevi di compilare la scheda allegata in maniera dettagliata e inviarla agli istituti di competenza, lipu, wwf e università.
Se invece avete trovato un piccolo pipistrello caduto dal nido o orfanello non abbiate paura, prendetevi cura di lui così come amorevolmente hanno fatto altre persone. Troverete una guida dettagliata sulle procedure d’emergenza di primo soccorso nella pagina "Salviamo i pipistrelli". Latte di capra per lo svezzamento, panni caldi e tanta pazienza sono gli ingredienti giusti per salvare i piccoletti da un triste destino.

 
Di seguito troverete link utili per l’acquisto o la costruzione fai da te di bat box. Potrete richiedere maggiori informazioni e l’invio del giornalino a Matteo Annessi tramite posta elettronica.

Salvaguardare l’ecosistema e le creature che abitano il nostro pianeta è una battaglia che va combattuta con piccoli importanti gesti, conoscere, capire e approfondire le abitudini degli animali che  popolano anche le nostre città e importante. Facciamo pace con i pipistrelli e prepariamo al meglio il loro ritorno!

Altri articoli per approfondire il tema:  

Coop ha messo in vendita casette al prezzo di 22 euro, cliccate qui per saperne di più.

2 commenti:

  1. Davvero un ottimo approfondimento!

    Articolo stupendo e dettagliato!

    Non posso che farti i complimenti!

    P.S.:
    La foto dei pipistrelli con i pannolini è stupenda!

    RispondiElimina
  2. grazie! ;)
    questi simpatici pipistrellini vengono dal'Australia, in Italia sono più piccinini e non hanno quel musetto! ma sono da tutelare e accudire in ugual modo!

    RispondiElimina

 

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