Isola di Kastri, immagine protetta. |
Le vacanze sono finite, almeno per noi purtroppo, ma volevamo condividere con voi la nostra esperienza di viaggio.
A causa d’incertezza sulle date delle ferie non abbiamo potuto pianificare vacanze eco al 100%, ma in breve tempo abbiamo cercato di scovare una struttura in cui adottare stili di vita maggiormente ecologici con più facilità. Il campeggio o le strutture completamente ecofriendly, mezzi di trasporto come il treno, la bici sarebbero stati più corretti.
Ribadiamo, la nostra non è stata una vacanza sostenibile in piena regola, ma questo ci permette di aiutare chi vuole vivere al meglio, nel maggior rispetto del pianeta, anche lontano da casa, in strutture turistiche pseudo tradizionali.
La nostra meta è stata Kos, in Grecia, precisamente Kefalos la parte più bella e meno turistica dell’isola.
Il nostro albergo era totalmente a conduzione famigliare: sorelle, zio, nonni, e persino nipotini, si impegnavano ogni giorno nella preparazione dei pasti, la pulizia delle stanze, la gestione della spiaggia ecc ecc.
L’accoglienza è stata speciale, così come l’atmosfera rilassata e informale. Cos’ha fatto della nostra vacanza una vacanza “quasi sostenibile”? Ecco per punti alcuni atteggiamenti lodevoli da copiare.
Aria condizionata e frigo bar erano un optional. I proprietari ritenevano che la temperatura, e la ventilazione del posto non richiedesse l’utilizzo di condizionatori, chi voleva poteva utilizzarli ma con una spesa davvero alta considerando gli standard del posto. Conclusione: 15 gg in pieno agosto senza sentire la necessità dell’aria se non quella che entrava dalle finestre. Siamo stati fortunati, ma penso che porre un prezzo a questi strumenti scoraggi l’uso sconsiderato e faccia riflettere sulle reali necessità.
Acqua calda, sì ma solo di sera. Questo perché ogni complesso abitativo e turistico aveva sul tetto pannelli solari e fotovoltaici con cisterne di acqua. Scaldandosi tutto il giorno la sera una doccia ristoratrice era assicurata in tutte le camere.
Piatto unico, zero sprechi. Siete abituati a ordinare dal menù quello che desiderate o più vi piace? Allora vi sembrerà strano accontentarvi della scelta obbligata. Eppure, nel nostro caso, il piatto unico è stato apprezzato dalla maggior parte degli ospiti. Piatti della tradizione culinaria locale, ricette originali e di recupero. Nessun buffet, ci siamo dimenticati le quantità spropositate di cibo self service di scarsa qualità, apprezzando (quasi sempre) i piatti unici serviti al tavolo.
Ricette originali e riciclo creativo. I piatti erano sempre freschi, ma per evitare di buttare grande quantità di prodotti, il menù era studiato per variare recuperando però il recuperabile. Classica mossa da hotel che punta al risparmio? Può essere, ma l’esiguo numero di clienti e la piccola cucina familiare ha regalato esempi creativi da apprezzare. Inoltre non erano serviti alimenti fuori stagione solo verdura e frutta locale. L’isola è famosa per pomodori, lattuga, cetrioli e angurie, perché mangiare pesche, banane e altri prodotti importati? Anche le erbe aromatiche venivano dal giardino privato.
Illuminazione temporizzata e asciugamani lavati in loco. Non tutte le strutture italiane collegano l’impianto elettrico alla chiave magnetica della camera. Ottimo espediente per mettere inconsapevolmente in riga gli spreconi o i distratti. Anche i meno virtuosi o sensibili erano sistemati. Gli asciugamani, così come le lenzuola non venivano cambiati tutti i giorni, e il lavaggio avveniva in lavatrici moderne a basso consumo, situate nella piccola lavanderia dell’hotel, l’asciugatura era naturale.
Aree all’aperto e luce solare. Il ristorante, nucleo dell’hotel era sul mare sotto una bella pergola circondata da alberi, di giorno la luce certo non mancava e nemmeno la sera quando all’imbrunire automaticamente si accendevano lampade a energia solare. Anche i lampioni della spiaggia erano muniti di piccolo pannello fotovoltaico.
La nostra è stata una vacanza fantastica e divertente, fatta di mare, natura, e pochi lussi ...ad eccezione di uno: la fantastica vista sull’isolotto di Kastri.
L’unica pecca del luogo è l’assenza di autobus che collegano efficacemente la città ai luoghi di mare nelle ore serali, ma se si è in compagnia si può limitare il numero di auto, o se allenati optare per biciclette.
Abbiamo imparato che:
Ci sono optional a cui è davvero facile rinunciare. Sfidare il proprio gusto ed esplorare la cucina locale è un buon modo per crescere culturalmente e abituarsi a mangiare tutto. La tv, la luce e tutti gli apparecchi elettrici consumano energia e denaro, moderane l’uso è possibile senza sforzi. Il cibo è una risorsa preziosa che non si deve sprecare nemmeno in vacanza.
Lampione in spiaggia, Kefalos. |
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